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Porto Leon debutta con l’EP “Fantasmi del passato”

Porto Leon debutta con l'EP "Fantasmi del passato": un viaggio musicale sfrontato e affascinante, sfrecciando con personalità fra rock, (brit) pop e trap

Porto Leon debutta con l’EP “Fantasmi del passato”: un viaggio musicale sfrontato e affascinante, sfrecciando con personalità fra rock, (brit) pop e trap

Fuori il primo EP di Filippo Pasqualini, in arte Porto Leon. Intitolato Fantasmi del passato, l’esordio discografico pubblicato da Sbaglio Dischi e prodotto da Sante Rutigliano, tira le fila del primo anno di attività del giovane artista romano.

​U​n viaggio musicale sfrontato e affascinante, ​che ​sfreccia con personalità fra rock, (brit) pop e trap. Una proposta artistica che se ne frega dei generi e delle mode e mette a nudo l’anima sincera di Porto Leon: una delle voci più autentiche e sincere nella nuova musica italiana.

Anticipato nel corso di questi mesi da tre singoli – Mai più, È sempre un’orgia e Oltre – Fantasmi del Passato racchiude tutto il mondo di un ragazzo legato alle sue emozioni e che non ha paura di mostrarle, senza peli sulla lingua. Che siano amori o sentimenti più fugaci, che sia la voglia di divertirsi o piuttosto il desiderio di restare da solo con le malinconie, nel suo primo EP Porto Leon racconta la propria quotidianità con sarcasmo e realismo, alternando dolcezza e impeto.

«Fantasmi del passato principalmente perché alla fine questo EP racchiude le prime canzoni che ho scritto e che quindi ormai parlano di cose che appartengono già al mio passato – spiega l’artista alla Dire Giovani (www.diregiovani.it) –. Inoltre, sono anche i miei pezzi un po’ più cantautorali e che quindi provano a “somigliare” ai grandi cantautori italiani che ho ascoltato per tanto tempo».

Fra arpeggi di chitarra acustica e loop elettronici, con una lingua che po esse fero e po esse piuma, Porto Leon mostra uno stile vocale unico e immediatamente riconoscibile, fatto di vocali allungate à la Liam Gallagher o di frasi strappate via alle emozioni, degne di un primo Vasco Rossi e del cantautorato italiano più sopra le righe. 

Come sfondo delle sue storie c’è Roma che coccola o bastona, la Caput Mundi che fa godere o che accompagna la nostalgia: in Fantasmi del Passato c’è la testimonianza vivida e mai didascalica di un legame profondo e viscerale con la propria città.

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