Sofia Pescarin in libreria con “Videogames, ricerca, patrimonio culturale”: un volume dedicato all’alleanza tra ricerca, istituzioni culturali e industria
È da pochi giorni in libreria il volume “Videogames, ricerca, patrimonio culturale” a cura di Sofia Pescarin dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale, edito da Franco Angeli. Il libro è dedicato all’alleanza tra ricerca, istituzioni culturali e industria del videogioco. I frutti di questa apertura e di questo dialogo cominciano a osservarsi nelle iniziative che ormai vedono diversi musei protagonisti di nuove avventure videoludiche, nell’apertura del MIBACT ai videogiochi, che vengono inclusi nel lavoro in corso del piano strategico nazionale per l’innovazione digitale nei musei, nel successo dell’evento annuale VideoGameLab di Cinecittà e di app che coniugano il divertimento e la conoscenza della storia e dell’arte.
Il volume tenta di rispondere ad alcuni quesiti: qual è la prospettiva dell’industria? Quale il contributo della ricerca scientifica? Cosa stanno facendo i musei? Che futuro ci aspetta? Il focus ruota intorno all’alleanza tra ricerca, istituzioni culturali e industria del videogioco. L’obiettivo è quello di raccogliere esperienze/conoscenze e di aprire lo sguardo verso il futuro.
Sofia Pescarin, ricercatrice, Lavora nel Virtual Heritage Lab da più di vent’anni, dove si occupa di settori di ricerca che includono archeologia virtuale, ricostruzione del paesaggio antico, digital heritage, musei virtuali, design dei sistemi interattivi, applied aames, ambodied aognition.