Uffizi: bando di gara europeo per la riapertura del Corridoio Vasariano. C’è tempo fino al 22 settembre per presentare le domande
Via alla gara per la realizzazione del progetto esecutivo di riapertura del Corridoio Vasariano delle Gallerie degli Uffizi.
Il bando di gara, accessibile a tutte le imprese europee, è online: la procedura, totalmente informatizzata, è gestita da Invitalia, la centrale di committenza del Mibact, attraverso il proprio portale dedicato alle gare telematiche.
La scadenza per la presentazione delle offerte al bando di gara è prevista per il 22 settembre. L’aggiudicazione dei lavori dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, in modo da poter consentire l’avvio dell’intervento di adeguamento e messa in sicurezza del Corridoio a partire dall’inizio del 2021. La durata complessiva dei lavori è stimata in circa 18 mesi; il valore di gara ammonta a circa 7 milioni di euro, con un costo complessivo di circa 10 milioni di euro (già finanziati).
Il Segretario Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Salvatore Nastasi: “Oggi si è compiuto un altro, importante passo verso la piena valorizzazione del Corridoio Vasariano. Il bando di gara europeo per il progetto esecutivo per l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’intero percorso è stato reso possibile da una piena collaborazione istituzionale tra le diverse realtà coinvolte in questa iniziativa, che permetterà di restituire ai fiorentini e al mondo intero una parte pregiata del nostro patrimonio culturale”.
Il Direttore Eike Schmidt: “Il piano di mettere a norma il Corridoio Vasariano risale agli anni Sessanta ed è stato poi ancora caldeggiato da Antonio Paolucci quando era Soprintendente. Nel 2019 abbiamo presentato il progetto esecutivo e un ulteriore, grande passo avanti è il bando europeo che parte oggi: vediamo così avvicinarsi il momento in cui finalmente quel percorso principesco diventerà un’esperienza alla portata di tutti”.
Il Soprintendente Andrea Pessina: “Questa tappa rappresenta il frutto di collaborazioni istituzionali di altissima qualità e professionalità all’interno del Mibact: il personale della Soprintendenza e delle Gallerie degli Uffizi, coadiuvato da studiosi e specialisti di diversi settori, ha predisposto, infatti, il Progetto esecutivo che oggi, grazie anche all’impegno di Invitalia in qualità di Centrale di Committenza del Ministero, viene messo a gara. Un volta concluso, questo intervento sul Corridoio Vasariano consentirà la nascita di un unico percorso museale di grandissima suggestione ed interesse scientifico, che abbraccerà le due rive dell’Arno e certo costituirà un volano importante per la ripresa del turismo culturale a Firenze, settore oggi in grande difficoltà”.
L’Ad di Invitalia Domenico Arcuri: “Il via alla gara per i lavori di restauro del Corridoio Vasariano degli Uffizi, eccellenza del patrimonio culturale italiano, è segno importante per il sistema turistico-culturale del nostro Paese, piegato dall’emergenza mondiale dovuta al Covid. Non vediamo più, come un anno fa, le file di visitatori agli ingressi degli Uffizi, ma tra qualche mese torneranno e anche il Corridoio Vasariano sarà pronto per un turismo a pieno regime. La gara produrrà comunque effetti da subito: quando l’impresa aggiudicataria inizierà a lavorare, metterà in moto un meccanismo virtuoso, in termini di occupazione e non solo: quasi 7 milioni di euro alimenteranno l’economia toscana e di tutta l’Italia. Si tratta di uno dei tanti interventi che l’Agenzia, in qualità di Centrale di Committenza, ha portato avanti con successo insieme al Mibact, confermando il suo ruolo di soggetto qualificato a realizzare e accelerare investimenti strategici per il Paese al fianco delle amministrazioni pubbliche”.
IL PROGETTO DELLA RIAPERTURA AL GRANDE PUBBLICO
Il Corridoio Vasariano del complesso museale degli Uffizi, chiuso alle visite dal 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico in via ordinaria, interamente riallestito, con un percorso ed un biglietto speciale. I visitatori di tutto il mondo potranno così godere di una passeggiata panoramica unica, affacciata sul cuore di Firenze, che, partendo da un ingresso ad hoc al piano terra dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, passerà sopra il Ponte Vecchio, per raggiungere di là dall’Arno il giardino mediceo di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti.
Il progetto esecutivo della riapertura è stato realizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, con la direzione dell’architetto Mauro Linari (responsabile unico del procedimento è invece l’architetto Francesco Fortino). È stato presentato nel febbraio 2019 dopo 18 mesi di studi, ricerche ed indagini che hanno coinvolto decine di specialisti (oltre mille le pagine del programma, 201 i metri quadrati di elaborati realizzati, 23 le relazioni specialistiche redatte, 2435 fotografie, decine le prove e i saggi sui materiali compiuti).
Il nuovo percorso del Corridoio Vasariano garantirà completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori che consentiranno l’agevole superamento di ogni dislivello lungo l’itinerario e sarà dotato di servizi igienici; per la prima volta, avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento che ne regolerà in ogni momento la temperatura interna (ne faranno parte, ai fini di riduzione dell’impatto ambientale, anche sonde geotermiche collocate sotto terra nel cortile delle Cacce del giardino di Boboli); avrà una illuminazione a led a basso consumo energetico e sarà interamente videosorvegliato. Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza: tra queste – complessivamente cinque – una verrà ricavata all’interno del di un vano di un pilone dopo Ponte Vecchio, in Oltrarno, in corrispondenza di via de’ Bardi, ed un’altra all’altezza del Cortile delle Cacce, nel giardino di Boboli, dove per realizzare il collegamento saranno riaperti due archi del Corridoio che in passato erano stati tamponati.
Il programma include anche interventi locali di consolidamento strutturale (nell’ambito del piano di prevenzione antisismica) ed il restauro degli interni, non sottoposti a lavori di recupero da alcune decine di anni: in particolare, intonaci, incannicciati, ed il pavimento, che verrà interamente smontato e rimontato in cotto antico. Non è previsto, in quanto non necessario, alcun intervento sugli esterni del Corridoio, ma verranno eseguiti alcuni lavori nel cortile delle Cacce a Boboli.
IL PERCORSO E GLI ALLESTIMENTI
Al nuovo percorso del Corridoio Vasariano si accederà dal piano terreno, ala di Ponente, dalla sala adiacente all’auditorium Vasari che verrà allestita con biglietteria e metal detector. Con un ascensore i visitatori saliranno al primo piano, dove avverrà l’ingresso vero e proprio nel Corridoio. Sarà percorribile in una sola direzione, cioè dagli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita), ed è previsto al momento che al suo interno possa contenere, in base alle disposizioni a tutela della sicurezza, un massimo di 125 persone in contemporanea. Al termine dell’itinerario, i visitatori potranno scegliere se uscire nel giardino di Boboli oppure proseguire all’interno di Palazzo Pitti, in prossimità della Galleria Palatina.
Quanto agli allestimenti, non faranno più parte dell’itinerario gli oltre 700 dipinti, tra i quali un corposo nucleo di autoritratti, che negli scorsi decenni erano appesi alle pareti del Vasariano. Rimossi nei mesi scorsi, gli autoritratti verranno esposti in una serie di sale di prossima apertura al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture. Alla luce della sua nuova funzione di passeggiata panoramica sopra Firenze, verranno riaperte le 73 finestre collocate lungo il percorso (molte delle quali finora oscurate a protezione dei dipinti) in modo da consentire ai visitatori di ammirare il più possibile la bellezza del centro storico osservato dalla suggestiva visuale del camminamento. Nel Vasariano saranno esposte circa 30 sculture antiche, e una raccolta di iscrizioni greche e romane (attualmente in deposito dagli anni ’80 dell’Ottocento). Ci sarà poi uno spazio dedicato agli affreschi cinquecenteschi, realizzati per volontà dello stesso Giorgio Vasari, che un tempo decoravano l’esterno delle volte del Corridoio al Ponte Vecchio: staccati dalla loro collocazione alla fine dell’Ottocento, sono stati restaurati negli anni ’60 del secolo scorso e poi esposti nell’ambito di mostre temporanee per poi tornare in deposito, dove si trovano tuttora.
Oltre a quella panoramica, il percorso avrà però anche una vocazione storica. Per questo due punti del camminamento accoglieranno memoriali: il primo, in corrispondenza di via Georgofili, da dove è possibile vedere il punto in cui esplose l’ordigno che causò la strage nel 1993, con riproduzioni fotografiche di quei drammatici momenti ed i dipinti degli Uffizi danneggiati dallo scoppio della bomba (tra i quali il recentemente restaurato ‘Giocatori di Carte’ di Bartolomeo Manfredi e la ‘Natività’ di Gherardo delle Notti); il secondo si troverà appena passato Ponte Vecchio, e verrà dedicato al tema della devastazione del centro storico di Firenze da parte delle truppe naziste (in particolare nella Notte dei Ponti, 4 agosto 1944), anche in questo caso ricordata attraverso gigantografie metalliche di foto del tempo.
NOTIZIE STORICHE SUL CORRIDOIO VASARIANO
Progettata da Giorgio Vasari per consentire ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio, questa straordinaria via aerea fu realizzata per iniziativa del Duca Cosimo I de’ Medici nel 1565 in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria. Grazie alla efficientissima organizzazione del cantiere, i lavori per la sua costruzione durarono appena cinque mesi: il percorso totale è di 760 metri a partire dal corridoio di Ponente degli Uffizi, fino all’uscita accanto alla Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli. In questo tratto il Corridoio sorpassa le vie, costeggia l’Arno e lo attraversa, entra nei palazzi, accerchia la Torre de’ Mannelli, si affaccia nella Chiesa di Santa Felicita, in un susseguirsi di affacci sulla città che permetteva ai Duchi di catturarne la bellezza e di esercitarne il controllo. In età moderna, da quando il complesso è stato musealizzato, il Corridoio ha spesso ospitato dipinti della collezione degli Uffizi. In particolare, dal 1973 fino al 2016, ha ospitato la collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi: una raccolta unica al mondo, avviata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici, e che continua fino ai giorni nostri. Gli autoritratti saranno presto visibili agli Uffizi, dove erano stati destinati dal Cardinale stesso.