Cinque stelle al voto su Rousseau per modifica al mandato zero e alleanze alle elezioni amministrative: i voti definitivi cambiano volto al Movimento
“Alle ore 12 di oggi venerdì 14 agosto 2020, si è conclusa la consultazione su Rousseau attraverso la quale gli iscritti certificati e abilitati al voto hanno potuto esprimersi su due quesiti proposti dal Capo Politico M5S Vito Crimi: un primo relativo alla modifica del mandato zero per i consiglieri comunali e un secondo relativo alle alleanze delle liste del Movimento 5 Stelle a livello comunale con i partiti tradizionali. Hanno partecipato alle due votazioni un totale di 48.975 aventi diritto che hanno espresso complessivamente 97.685 preferenze“. Come spiega la Dire (www.dire.it), è quanto si legge sul Blog delle Stelle al termine della votazione nazionale che si è tenuta tra ieri ed oggi e che si è concluso alle 12 su mandato zero e alleanze politiche a livello locale.
L’ESITO DELLA VOTAZIONE
Ecco l’esito della votazione certificata dal notaio che ne ha garantito la regolarità (i risultati saranno depositati presso due notai).
QUESITO 1. Sei d’accordo a impegnare il Capo Politico ed il Comitato di Garanzia a modificare il cosiddetto mandato zero, escludendo dal conteggio del limite dei 2 mandati elettivi, un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio? SÌ – 39.235 voti (80,1%); NO – 9.740 voti (19,9%).
QUESITO 2. Sei d’accordo con la proposta del Capo Politico di valutare, sentito il Comitato di Garanzia, la possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali? SÌ – 29.196 voti (59,9%); NO – 19.514 voti (40,1%).
ZINGARETTI: “BENE OK AD ALLEANZE, RESTIAMO DIVERSI MA NON AVVERSARI”
L’ok giunto dalla base M5S con il voto su Rousseau anche alle alleanze sui territori con altre forze politiche e altri partiti “credo sia un fatto positivo. Noi siamo un’alleanza fra forze diverse che rimangono diverse, ma per governare si deve essere alleati, non si puo essere avversari. Quindi che si riesca a fare insieme percorsi comuni penso sia un fatto molto positivo”. Nicola Zingaretti, segretario Pd, lo dice a margine della conferenza stampa con il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Toscana Eugenio Giani, a Orbetello.
DEM DI TORINO CONTRO APPENDINO
“Votare ‘si” al secondo quesito vuol dire dare un’opportunita’ in piu’ ai territori che oggi non esiste. Ma vuol dire anche far crescere dando piu’ responsabilita’. Ogni territorio decidera’ cosa fare, nell’esclusivo interesse della sua comunita’. La fiducia e’ il dono piu’ bello che si possa fare. Ed e’ ora di guardare oltre quei paletti. Per questo motivo, su Rousseau, al secondo quesito, ho votato si’”. Cosi’ la sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida a un lungo post sulla sua pagina Facebook le riflessioni sul voto della piattaforma Rousseau a cui sono stati chiamati i 5 Stelle.
In merito al primo quesito relativo alla modifica del mandato zero, che le permetterebbe di ricandidarsi alle prossime comunali, Appendino spiega: “Quello della deroga al doppio mandato e’ un tema che potenzialmente mi tocca in prima persona. Dunque, anche per coerenza con quanto ho sempre detto su questo punto, mi sono astenuta dal voto e non aggiungero’ commenti“.
La prima cittadina di Torino coglie inoltre l’occasione per fare un bilancio degli ultimi anni passati al governo della citta’. “Credetemi- scrive- in questi anni da sindaca di quella che per me e’ la piu’ bella citta’ del mondo, ho imparato tanto. E forse cio’ che ho imparato di piu’ e’ che le idee, per funzionare, devono andare oltre qualsiasi pregiudizio. Non ho alcun timore a dire che mi sono dovuta ricredere su molte persone. Nel bene e nel male”.
Appendino non risparmia poi un messaggio diretto ad alcuni esponenti del suo gruppo di maggioranza (primo fra tutti il consigliere Damiano Carretto) che, nei giorni scorsi, si erano espressi in modo contrario sia per quanto riguarda la deroga al secondo mandato, sia sul tema delle alleanze. “Semplicemente, sono e siamo cresciuti. E se qualcuno preferisce dire che siamo cambiati… beh, si’. Siamo cambiati. Quei paletti che ci siamo dati ci sono serviti a non sbagliare strada quando ancora non sapevamo guidare. Ora siamo cresciuti e, mi sento di dire, e’ arrivato il momento di guardare oltre quei paletti. Non e’ una questione di sigle, ne’ di nomi. È una questione di fiducia in noi stessi. È una questione di fiducia nei territori”.
“L’annuncio della sindaca Chiara Appendino di volere una alleanza con il Pd non ci stupisce per nulla ed e’ solo frutto di cinico opportunismo e calcolo politico“. Cosi’ il capogruppo dei dem in Consiglio comunale a Torino, Stefano Lo Russo, tramite una nota commenta la scelta della sindaca di votare si’ sulla piattaforma Rousseau, al quesito che apre il Movimento alle alleanze con i partiti tradizionali.
Secondo il capogruppo, questa mossa deriverebbe “dalla piena consapevolezza che il M5S e soprattutto la sua amministrazione sono arrivate al capolinea e che il tempo sta per scadere. E che ci sono arrivate nel peggiore dei modi. Dovevano rilanciare Torino, l’hanno affossata e spenta”.
Guardando al futuro, Lo Russo aggiunge: “Oggi alla Citta’ serve un progetto completamente alternativo a quello grillino, di rilancio e di sviluppo, che metta al centro il lavoro e non figlio di compromessi programmatici al ribasso. E quel progetto il Pd e’ chiamato a costruirlo e lo sta costruendo con le forze del centrosinistra e non di certo con il M5S“.
E ancora: “Noi siamo interessati a quello: al rilancio di Torino. Dei posizionamenti politicisti atti a garantirsi il futuro personale dei vari esponenti grillini ci interessa davvero poco”.