Anche in Italia inizia l’era dell’Innovazione multipla: il punto sullo stato dell’arte dell’usabilità mobile nel nostro Paese
Appena entrati nell’era dell’Innovazione Multipla, già si avvertono i primi venti di quella successiva (Autonomy). Il mercato italiano nel suo insieme non ha ancora metabolizzato gli imperativi di questa fase – cambiamento del business in ottica digitale, velocità, spostamento dell’asse del valore sul concetto di piattaforma ed ecosistema – che già i pionieri appaiono proiettati nel regno dell’Intelligenza Artificiale, dell’automazione, dei processi che si autoregolano, della collaborazione uomo-macchina. Come orientarsi in questi scenari? (…) Una fotografia degli orientamenti strategici delle aziende che vivono dentro queste logiche ci consente di individuare due tipologie di attitudini: le aziende cosiddette Digitally Determined da un lato, quelle Digitally Distraught dall’altro. Le prime sono fortemente determinate nel costruire competenze per erogare servizi digitali iper-personalizzati su vasta. Le seconde sono aziende scosse dall’impatto dei nuovi scenari e che non dimostrano altrettanta capacità di competere.
Abbiamo riportato uno stralcio di quanto è emerso dall’Assintel Report 2020. Perché per parlare di innovazione nel campo dell’usabilità mobile bisogna partire appunto dallo scenario e dallo stato dell’arte nel nostro Paese, e il quadro descritto da Assintel pone le basi per andare più a fondo e comprendere su cosa si basa questa “relazione” tra gli utenti e i prodotti legati all’innovazione multipla. Ecco perché è importante conoscere come le persone utilizzano i propri device.
Uno studio approfondito di Steven Hoober ha analizzato tutti i diversi modi di usare un dispositivo Mobile ed è risultato che:
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Il 75% delle persone usa il pollice per toccare sullo schermo.
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Meno del 50% usa lo Smartphone con una sola mano.
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Il 36% delle persone usa una mano per tenere in mano e stabilizzare il Device e l’altra per toccare lo schermo.
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Il 10% usa lo Smartphone con una sola mano e tocca solo con il Pollice.
Chi realizza siti e applicazioni deve quindi essere in grado di facilitare e rendere più che efficiente l’interazione tra interfaccia e utente, altrimenti quel “viaggio” attraverso il prodotto digitale si fermerebbe ancor prima di iniziare. Le parole chiave in questo caso sono:
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L’UX Design (User Experience Design) che comprende quei processi rivolti ad aumentare la soddisfazione degli utenti migliorando la facilità di navigazione e rendendo più intuitiva
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L’UI design (User Interface Design) è la “costola visual” dell’UX design e comprende essenzialmente il modo con cui il prodotto web si presenta, in primis l’interfaccia dal punto di vista visivo.
Abbiamo lo scenario, abbiamo un’idea di cosa sia un viaggio nel “digitale” e quali sono le ossature dietro una buona navigazione.
Ora guardiamo finalmente ad alcuni esempi concreti, procedendo per settori, di quelle realtà che possiamo considerare a tutti gli effetti “Digitally Determined”:
Fintech
N26, la prima banca mobile-first. “Apri il tuo conto in soli 8 minuti online e gestiscilo interamente tramite smartphone”. Questo esempio ci porta oltre l’ormai noto home-banking: il conto si apre on line velocemente e la procedura termina con una videochiamata con l’operatore per verificare l’identità. La versione base è gratuita. Ma qual è il grande vantaggio di questo sedicente innovativo conto? La sua applicazione mobile, che è un capolavoro della user experience e dell’usabilità. Accesso istantaneo con l’impronta del dito, visione immediata dei propri dati e del proprio Iban, possibilità di bloccare la carta e cambiare i codici (persino il pin!) in un secondo, possibilità di guadagnare per ogni amico che si iscrive.
E-learning
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G Suite for Education: recentemente Google ha sbloccato alcune funzionalità avanzate di Hangouts Meet per aiutare le scuole a gestire la didattica a distanza durante l’emergenza.
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Moodle
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Bricks Lab
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Infine va doverosamente citata BOOK, dell’Università di Bologna, che consente di organizzare lezioni in video o audio conferenza, fare streaming dal vivo per decine di migliaia di utenti, partecipare a classi virtuali, utilizzare un servizio email dedicato, creare e modificare documenti in gruppo e creare programmi e calendari.
Gaming
In questo caso vediamo come funzionano i casinò on line e prendiamo come esempio il casinò legale Betnero, certificato dai Monopoli di Stato – AAMS, che è stato considerato come il Miglior tra i Casino Online Nuovi 2020. Betnero offre un vasto assortimento di giochi ed ha conquistato i primi posti in termini di usabilità grazie alla facilità di navigazione semplice e intuitiva che permette velocemente di accedere a bonus e promozioni, oltre che per l’assistenza tecnica. Interazione interfaccia-utente tra le meglio riuscite quando poi si accede al casino live streaming con veri croupier che assistono il giocatore dal vivo.
Questo lo stato dell’innovazione multipla nel nostro Paese. Tutte aziende che sicuramente stanno già guardando all’era dell’Autonomy.