WeChat è la nuova App per lo shopping del futuro che coniuga l’esperienza dell’online con l’offline: ecco come funziona
La fase della ripresa è sempre la fase più delicata ma molto spesso è la più creativa e la più stimolante. Il mercato del lusso sta mettendo al lavoro le sue migliori menti creative per invogliare i propri clienti a ritornare a fare shopping in negozio senza rinunciare a quello online ormai sempre più consolidato ed in continua evoluzione tecnologica. La conferma che la strategia funziona proviene dal Dragone asiatico, che da solo, rappresenta un terzo del mercato globale del lusso e che sembra abbia premiato le strategie di marketing innovative dei grandi marchi come Burberry, contribuendo alla sua crescita del 30% nel solo mese di giugno. Una percentuale di profitto aziendale di gran lunga più alta rispetto a quanto registrato prima che la pandemia iniziasse.
Secondo Mark Morris, vicepresidente senior del Commercio Digitale di Burberry, l’esperienza di vendita del target, per lo più millennial e generazione Z, nasce inizialmente sui social per poi in un secondo momento concretizzarsi in negozio. Di fatto, i giovani acquirenti asiatici preferiscono confrontare il desiderio di acquisto del prodotto nato online con la presenza fisica in negozio, aggiungendo in questa maniera un extra-valore all’esperienza di acquisto (la cosiddetta online to offiline experience).
Per realizzare questo ponte comunicativo tra digitale e reale, si è fatto ricorso ancora una volta ad applicazioni evolute come WeChat. Di proprietà della società cinese Tencent Holdings Limited, WeChat rappresenta un vero caso di successo nel pubblico asiatico.
Grazie alle ‘sotto-applicazioni’ del sistema, i marchi possono ritagliarsi una vetrina e proporre ai propri fruitori innumerevoli servizi come: giochi di intrattenimento, servizi e-commerce, prenotazioni di appuntamenti in negozio, customer service, novità sui nuovi prodotti attraverso la scannerizzazione del QR code, prova virtuale dei capi di abbigliamento o coupon da utilizzare a loro piacimento con eventuale possibilità di poterle condividere con la propria cerchia di amici e followers.
In questa maniera i vantaggi sono duplici: da un lato le aziende europee potranno usufruire di un miniprogramma Wechat per ottenere visibilità tra i giovani, e dall’altro, i potenziali clienti, avranno a disposizione con una sola applicazione, la possibilità di accedere a tutti i marchi che vorranno e come vorranno. La stessa Farfetch, la piattaforma di vendita al dettaglio di lusso online di origine inglese, con oltre 700 proposte di boutiques e marchi in tutto il mondo, ha utilizzato con enorme successo la partnership con WeChat.
Allo stato attuale, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), l’utilizzo dei miniprogrammi per l’acquisto di scarpe e vestiti ricopre il 29% nella sola Cina e se è vero che il mercato in questione è quasi praticamente saturo, le possibilità di espansione in Europa potrebbero essere al contrario potenzialmente redditizie. Di fatto, darebbe una ventata di ossigeno e un’opportunità di rilancio a tante aziende e designer provati dall’ultimo periodo di crisi economica e avvicinerebbe in maniera originale le nuove generazioni.