Scoperta in Galilea nel villaggio di Kfar Kama, vicino al Monte Tabor, una chiesa di 1.300 anni fa durante scavi della Israel Antiquity Authority
Scoperta in Galilea una chiesa bizantina di 1.300 anni fa vicino al Monte Tabor, nel villaggio di Kfar Kama. Durante scavi effettuati dalla Israel Antiquity Authority, sotto la guida della dottoressa Nurit Feig, in collaborazione con il Kinneret Academic College, diretto da Moti Aviram, è stato portato alla luce queso eccezionale ritrovamento: un ringraziamento speciale anche a volontari locali.
La scoperta, avvenuta in Galilea, ha entusiasmato il capo della Chiesa cattolica greca in Israele, l’arcivescovo Youssef Matta, che è venuto personalmente a visitare il sito. Lo scavo è stato condotto prima della costruzione di un parco giochi, su iniziativa del Consiglio locale di Kfar Kama e del Fondo Nazionale Ebraico.
Secondo la dottoressa Feig, “la chiesa, che misura 12 × 36 m, comprende un ampio cortile, un foyer in nartece e una sala centrale. Particolare di questa chiesa è l’esistenza di tre absidi (nicchie di preghiera), mentre la maggior parte delle chiese della medesima epoca erano caratterizzate da un’unica abside. La navata centrale e le navate laterali erano pavimentate con mosaici parzialmente ritrovati. La loro decorazione colorata si distingue dall’incorporare motivi geometrici e motivi floreali blu, neri e rossi. Una scoperta speciale è stata quella relativa al piccolo reliquiario, una scatola di pietra usata per conservare le reliquie sacre.
Un’ulteriore serie di ambienti adiacenti alla chiesa è stata parzialmente portata alla luce. Secondo un’ispezione radar a penetrazione nel terreno operata dal dottor Shani Libbi, ci sono stanze aggiuntive nel sito ancora da scavare.
All’inizio degli anni ’60, una chiesa più piccola con due cappelle fu scavata all’interno del villaggio di Kfar Kama e fu datata dai ritrovamenti alla prima metà del VI secolo d.C. Secondo il Prof. Moti Aviam, “questa era probabilmente la chiesa del villaggio, mentre la chiesa ora scoperta era probabilmente parte di un monastero contemporaneo alla periferia del villaggio.
La nuova scoperta allude all’apparente importanza del villaggio cristiano insediato in epoca bizantina a ridosso del monte Tabor, sito di primaria importanza religiosa per la cristianità, identificato come sito della Trasfigurazione. Nel 1876, quando la tribù Circassa Shapsug si stabilì per la prima volta a Kfar Kama, usò le pietre dell’antico villaggio per costruire le loro case.
La scoperta della chiesa a Kfar Kama contribuirà al vasto progetto di ricerca sull’insediamento cristiano in Galilea che viene condotto dal Prof. Moti Aviam e dal Dr. Jacob Ashkenazi del Kinneret Institute of Galilean Archaeology nel Kinneret Academic College.
La Galilea, regione a nord di Israele che si snoda intorno al lago che della regione stessa porta il nome, è caratterizza da un paesaggio verde e ricco di vegetazione, regione ideale per ogni tipologia di turismo, dal turismo spirituale ad esperienze outdoor, alla scoperta di inediti siti archeologici, ricchissima di storia e tradizione.
(Immagine aerea delle rovine della chiesta, credit: Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority)