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Scuole dell’infanzia: le Regioni possono anticipare l’apertura

Approvata l’intesa per il Piano di azione pluriennale per il Sistema integrato 0-6 anni. Nel 2021-2025, risorse per 309 milioni l’anno

Il Ministero dà il via libera: le Regioni possono anticipare l’apertura delle scuole dell’infanzia rispetto alla data del 14 settembre

Non c’è nessun impedimento: è del tutto possibile anticipare (o posticipare) l’avvio delle lezioni nelle scuole dell’infanzia rispetto alla data del 14 settembre. Le Regioni possono farlo, è fra le loro competenze. La normativa è chiara e le Regioni la conoscono. Lo precisa il Ministero dell’Istruzione in relazione alla risposta che la Regione Lombardia ha dato ad alcuni assessori comunali che chiedevano di poter aprire le scuole dell’infanzia in anticipo rispetto, appunto, alla data di avvio delle lezioni fissata a livello nazionale per il 14 settembre.

Una data scelta dal Ministero, spiega la Dire (www.dire.it), per cercare di uniformare la ripartenza, ma rispetto alla quale resta ferma la possibilità per le Regioni di operare scelte autonome, tanto che alcune di queste, seppur in numero residuale, si sono discostate prevedendo date di partenza differenti. Si ricorda anche- conclude la nota- che la ministra Azzolina nei giorni scorsi aveva visitato una delle scuole che nella stessa Regione Lombardia hanno deciso di anticipare l’avvio rispetto al calendario ufficiale.

Intanto ripartono il 7 settembre prossimo gli asili nido comunali e convenzionati di Trieste, una settimana più tardi inizieranno anche le scuole d’infanzia comunali. Per entrambi l’anno educativo si chiuderà il 30 giugno 2021. Lo fa sapere l’assessore all’Educazione del Comune di Trieste, Angela Brandi, aggiungendo come la ripartenza interessa anche i ricreatori comunali, però in due tempi: dal 9 all’11 settembre solo le mattine, mentre dal 14 settembre anche i pomeriggi.

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