Mucosite orale: sciacqui con blu di metilene efficaci


Dolore intrattabile associato alla mucosite orale causata dalla terapia antitumorale: sciacqui orali con blu di metilene soluzione semplice e sicura

Dolore intrattabile associato alla mucosite orale causata dalla terapia antitumorale: sciacqui orali con blu di metilene soluzione semplice e sicura

Per alleviare il dolore intrattabile associato alla mucosite orale causata dalla terapia antitumorale, un team di ricerca texano avrebbe identificato negli sciacqui orali con blu di metilene, una soluzione semplice e sicura. Nel loro studio presentato al congresso annuale della American Society of Anesthesiologists, hanno riscontrato una drastica riduzione dei punteggi medi del dolore tra i partecipanti, con pochi effetti collaterali.

«Il dolore intrattabile da mucosite orale è una condizione molto comune e debilitante che si verifica spesso nei pazienti sottoposti a radioterapia alla testa e al collo, ad agenti chemioterapici o al trapianto di cellule staminali ematopoietiche», ha detto Jaideep Mehta dell’MD Anderson Cancer Center di Houston, in Texas. «Può compromettere drasticamente la loro funzionalità orale, influenzare l’apporto nutrizionale, la qualità della vita e l’aderenza alle terapie orali nei malati di cancro»

Sciacqui con blu di metilene
In uno studio precedente i ricercatori avevano dimostrato che gli sciacqui orali con blu di metilene allo 0,5% erano un’alternativa sicura ed efficace per trattare questa condizione, spingendoli ad ampliare la dimensione del campione. Nel nuovo trial sono stati arruolati un totale di 47 pazienti (durata media del dolore orale di 28,8 giorni) con dolore orale intrattabile associato a mucosite orale secondaria al trattamento del cancro.

Tutti i soggetti sono stati sottoposti a trattamento con blu di metilene allo 0,5%. «Abbiamo chiesto ai pazienti di fare dei gargarismi o degli sciaqui per un massimo di cinque minuti, che hanno eseguito da tre a sei volte ogni sei ore» ha spiegato Mehta.

I pazienti hanno ottenuto una riduzione media del dolore, su una scala di valutazione numerica, da 7,8 a 2,5 punti immediatamente dopo gli sciacqui (p<0,0001). In 43 hanno raggiunto il punteggio di 1,6 (p=0,009) alla terza settimana e la maggior parte dei pazienti riferito una riduzione del dolore più intenso entro due giorni dal trattamento.

I soggetti con le risposte più scarse al trattamento sono stati quelli sottoposti a terapia con cellule staminali, che hanno fatto registrare una riduzione media del dolore del 30% o inferiore. Nel complesso gli eventi avversi sono stati relativamente poco frequenti e comprendevano una decolorazione bluastra transitoria della mucosa orale e dei denti, oltre a una temporanea sensazione di bruciore durante l’uso.

Un’alternativa alle terapie disponibili
Il blu di metilene si è dimostrato efficace indipendentemente dall’età, dal sesso, dal tipo, dallo stadio e dalla durata del cancro e dal dolore al basale, ma il suo meccanismo d’azione non è ancora chiaro.

«Sembra esserci una correlazione diretta tra l’incidenza di mucosite orale e l’intensità del trattamento antitumorale. Le evidenze patofisiologiche in questi casi sono di solito lesioni della mucosa, un ricambio significativo delle cellule epiteliali e gli effetti diretti derivanti da infezioni della mucosa orale», ha affermato Mehta.

«Da parte sua, il blu di metilene è un inibitore delle monoaminossidasi. Riteniamo che la sua azione analgesica possa derivare dal suo effetto neurotossico a livello delle terminazioni nervose del rivestimento mucoso e dall’inibizione dell’ossido nitrico e delle citochine in alcune delle aree lesionate e infiammate».

In ogni caso gli autori lo ritengono un’alternativa efficace alle altre terapie disponibili per i pazienti che soffrono di dolore orale secondario al trattamento del cancro. «Fino a oggi la strategia consisteva nel mantenere una buona igiene orale, facendo diversi sciacqui con vari tipi di collutori, oppure utilizzando anestetici topici come la lidocaina in forma liquida o in gel, che però danno benefici solo di breve durata» ha continuato Metha.

«Con il blu di metilene abbiamo invece ottenuto un beneficio prolungato con un semplice gargarismo o con uno sciacquo vigoroso per pochi minuti. Abbiamo potuto osservare dei netti miglioramenti in pazienti che non rispondevano alle terapie tradizionali. In casi come questi, questo trattamento può essere davvero decisivo per consentire loro di continuare la terapia antitumorale».

Una trattamento da rendere accessibile
Carrie Johnson del Carolina’s Pain Institute ha apprezzato il potenziale del blu di metilene nel migliorare la gestione del dolore in questi pazienti. «Molte persone affette da cancro soffrono di dolori e hanno una scarsa qualità della vita per via della mucosite orale causata dalla terapia antitumorale. Le opzioni per gestirla sono limitate e troppo spesso si fa uso di oppioidi. Gli sciacqui con blu di metilene sembrano rappresentare un’alternativa a basso rischio» ha commentato.

Ha tuttavia ammesso che questa terapia non è esente da inconvenienti. «Penso che i potenziali svantaggi siano legati alla sua disponibilità e ai costi», ha continuato. «Molti dei miei pazienti non hanno risorse sufficienti per permettersi dei farmaci personalizzati, come credo che possa essere una preparazione a base di blu di metilene. Affrontare il problema dell’accesso alla terapia potrebbe semplificare l’adozione di questo trattamento potenzialmente prezioso nella pratica clinica abituale».