Al Teatro Basaglia di Trieste il 31 agosto in scena lo spettacolo “L’Alfa Romeo Jankovits” di Laura Marchig nell’ambito di Esof 2020
Il 31 agosto alle ore 21 presso il Teatro Basaglia di Trieste per Esof 2020, andrà in scena “L’Alfa Romeo Jankovits” di Laura Marchig, drammaturgia e lettura scenica a cura di Tommaso Tuzzoli. La lettura vede in scena Bruno Nacinovich, Mirko Soldano, Andrea Tich, Elena Brumini e Serena Ferraiuolo, realizzata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è una coproduzione tra Golden Show srl Impresa Sociale di Trieste, Teatro Nazionale Croato pl. Ivan Zaic di Fiume, Associazione Tinaos – Festival Estivo del Litorale in collaborazione con il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ESOF, Umjetnička organizacija Fedra art projekt Rijeka, Associazione Stato Libero di Fiume – Udruga Slobodna Država Rijeka. Lo spettacolo rientra anche tra le manifestazioni del Festival Estivo del Litorale 2020.
Una lettura scenica che racconta l’incredibile storia dei fratelli fiumani Oscar ed Eugenio Jankovits, che nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso, progettarono e realizzarono un’auto da corsa destinata ad entrare nella storia dell’automobilismo mondiale: l’Alfa Romeo 6C 2300 Aerodinamica Spider, conosciuta anche come – Alfa Jankovits o
Alfa Aerospider. La guerra cambierà le vite dei due protagonisti fino alla loro fuga da Fiume a Trieste a bordo della loro auto. Una storia sconosciuta, che unisce ricerca storica e ricerca scientifica.
Il testo è frutto di un lungo lavoro di studio e ricerca avviato e condotto dall’appassionato di storia fiumana Zoran Petrović e si basa inoltre sulle testimonianze dirette del figlio di Eugenio, Enrico Jankovits. La storia di quest’automobile è legata sia a Fiume che a Trieste e susciterà senz’altro la curiosità anche di tutti coloro che sono interessati alla storia dell’automobilismo. La storia accomuna l’Alfa Romeo alla vicenda umana cioè al fatto che anche un’automobile, un oggetto inanimato, possa subire un destino simile a quello degli uomini e diventare esule. Tra le novità tecnologiche introdotte dai fratelli Jankovits, che sono state poi adottate dai progettisti delle auto da corsa, troviamo l’aver abbassato il telaio per ottenere un effetto “aerodinamico” nonché l’aver spostato il volante al centro della vettura. Particolarmente affascinante è il design di questa macchina. Con questo lavoro intendiamo proporre e far riscoprire un pezzo di storia delle nostre terre, fondamentale per le evoluzioni dell’aereodinamica nelle vetture da corsa del secondo dopoguerra.
Il lavoro rientrerà inoltre nelle manifestazioni di Fiume capitale Europea della Cultura 2020, unendo così, con manifestazioni aperte al pubblico aventi anche carattere transnazionale, due grandi momenti di respiro europeo per guardare al futuro e non alle lacerazioni del passato.
La lettura scenica sarà replicata inoltre presso la Comunità degli Italiani di Fiume il 3 settembre e al Festival di Umago il 4 settembre.