AstraZeneca punta su intelligenza artificiale per le malattie renali: accordo con la società statunitense RenalytixAI
AstraZeneca ha raggiunto un accordo con la società statunitense RenalytixAI per sviluppare strategie di medicina di precisione per le malattie cardiovascolari, renali e metaboliche. Inizialmente, le aziende utilizzeranno la piattaforma diagnostica in vitro KidneyIntelX, abilitata all’intelligenza artificiale (AI) di RenalytixAI, per esaminare l’evoluzione dei pazienti con malattie renali croniche (CKD) e le loro complicanze. I risultati del programma sono attesi all’inizio del prossimo anno.
Tarek Rabah, vice presidente di AstraZeneca US Renal-Cardio, ha osservato “siamo impegnati a rivoluzionare la cura delle malattrie renali reni e “una componente importante del nostro lavoro è identificare i pazienti con bisogni insoddisfatti significativi e fornire loro interventi più personalizzati”.
AstraZeneca e RenalytixAI mirano a utilizzare KidneyIntelX per aiutare a identificare precocemente i gruppi di pazienti ad alto rischio, che potrebbero maggiormente giovarsi dei farmaci che legano il potassio e di altri prodotti approvati per la CKD. Le aziende sperano anche che l’IA possa accelerare l’identificazione dei pazienti e il reclutamento per gli studi clinici.
KidneyIntelX utilizza un algoritmo proprietario abilitato all’IA che combina vari input di dati, tra cui biomarcatori ematici, genetica e dati personalizzati dei pazienti provenienti da cartelle cliniche elettroniche, per generare un punteggio di rischio specifico per il paziente. La piattaforma, che nel 2019 ha ottenuto la designazione di terapia rivoluzionaria da parte della Fda, si basa su una tecnologia sviluppata dal Mount Sinai Hospital e concessa in licenza a RenalytixAI.
In particolare, nella prima fase della collaborazione, le aziende valuteranno l’impatto delle soluzioni diagnostiche in vitro abilitate all’IA per ottimizzare l’uso dei farmaci per la CKD secondo gli attuali standard di cura. Sulla base dei risultati del primo studio, sarà avviato un secondo studio clinico randomizzato per valutare l’assorbimento e l’aderenza a nuovi agenti leganti il potassio nei pazienti con CKD e iperpotassiemia,
Barbara Murphy, membro del consiglio di amministrazione di RenalytixAI, ha detto “crediamo che questa collaborazione definirà come possiamo sfruttare KidneyIntelX per migliorare la cura e gli esiti per i pazienti affetti da malattie croniche”. Ha aggiunto che “utilizzando un approccio più personalizzato, il nostro obiettivo iniziale è quello di contribuire a migliorare gli esiti per più di 240.000 pazienti con malattie renali croniche all’interno del sistema sanitario gestito dal Mount Sinai Hospital”.
Per i pazienti con malattia renale cronica, AstraZeneca ha sviluppato Lokelma, un farmaco a base di sodio zirconio ciclosilicato noto anche come ZS-9, uno scambiatore cationico sperimentale progettato per intrappolare il potassio a livello intestinale. Il è stato studiato per eliminare livelli eccessivi di potassio (iperpotassiemia o iperkaliemia), una condizione che affligge i pazienti con malattie cardiache e malattie renali croniche.