Ipercolesterolemia: l’acido bempedoico riduce il colesterolo in aggiunta alle statine. secondo i dati a due anni e mezzo dello studio CLEAR Harmony
Al Congresso ESC 2020 sono stati presentati i dati di un’estensione di 78 settimane in aperto del trial CLEAR Harmony, in cui l’acido bempedoico ha dimostrato una tollerabilità costante e un’efficacia consistente per gli oltre 2,5 anni di trattamento. L’acido bempedoico è approvato in Europa per ridurre il C-LDL negli adulti con ipercolesterolemia primaria o dislipidemia mista.
Il trial CLEAR Harmony, della durata di 52 settimane, aveva già dimostrato che l’acido bempedoico, per l’intero periodo dello studio, era stato generalmente ben tollerato e riduceva significativamente il C-LDL rispetto al placebo a 12 settimane, se aggiunto a statine e altri trattamenti orali ipolipemizzanti (LLT).
Le persone che avevano completato CLEAR Harmony hanno avuto la possibilità di essere arruolate nell’estensione in aperto in cui tutti i partecipanti hanno ricevuto l’acido bempedoico per ulteriori 78 settimane, il che significa che alcuni pazienti hanno ricevuto il trattamento per 130 settimane in totale. I risultati dello studio di estensione hanno mostrato che l’acido bempedoico ha ridotto significativamente il C-LDL del 14,4% in aggiunta alla terapia con statine alla massima dose – tollerata e altri LLT durante 78 settimane di trattamento, il che è coerente con i risultati osservati nello studio originale.
Molte persone hanno bisogno di trattamenti a lungo termine che siano ben tollerati e le aiutino a mantenere bassi i livelli di C-LDL al fine di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus. Pertanto, è importante sapere come le persone rispondono al trattamento durante più lunghi periodi di tempo – ha affermato Kausik Ray, professore di Sanità Pubblica, direttore dell’Imperial Center for CVD Prevention, vicedirettore dell’Imperial Clinical Trials Unit e responsabile dei Commercial Trials dell’ Imperial College di Londra e consulente cardiologo – Questo studio può quindi dare ai nostri colleghi la certezza che le riduzioni del C-LDL che osserviamo con l’acido bempedoico in aggiunta alle statine o altre terapie ipolipemizzanti vengano mantenute nel tempo, senza un aumento significativo degli eventi avversi complessivi”.
Fino all’80% delle persone che assumono statine o altre terapie ipolipemizzanti non raggiunge i livelli raccomandati di C-LDL, e ciò comporta un aumentato rischio di infarto o ictus.
Acido bempedoico
Con un meccanismo unico di azione, acido bempedoico è un innovativo trattamento first-in-class, da somministrarsi una volta al giorno, che riduce i valori di C-LDL e può essere associato ad altri trattamenti orali per abbassarne ulteriormente i livelli. L’acido bempedoico inibisce l’ATP citrato liasi (ACL), un enzima coinvolto nella sintesi epatica del colesterolo.
Il farmaco è stato approvato per pazienti adulti con ipercolesterolemia familiare (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta per due situazioni cliniche
• in associazione a una statina o ad altre terapie ipolipemizzanti, in pazienti che non riescono a raggiungere i target di colesterolo LDL con la massima dose tollerata di una statina
oppure
• da solo o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti, in pazienti intolleranti alle statine o per i quali le statine sono controindicate.
Il farmaco agisce sul ben noto processo di sintesi del colesterolo, a monte del target epatico delle statine, con un meccanismo d’azione unico che consente una ulteriore riduzione del livello di C-LDL quando aggiunto alla terapia con statine. Grazie al suo innovativo meccanismo d’azione, l’acido bempedoico non è attivo nel muscolo scheletrico.