La rassegna dedicata al teatro contemporaneo si concentra sulla drammaturgia del nostro paese. Spettacoli, mise en espace, incontri e mostre dall’11 settembre alla Limonaia di Sesto Fiorentino
Il treno festival Intercity che ormai da 33 anni parte puntuale dai binari del teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino per farci conoscere la drammaturgia contemporanea di tutto il mondo quest’anno si ferma in Italia. Ed è la prima volta per questa rassegna. “La tappa programmata prima dell’emergenza Covid per il festival 2020 – spiega il direttore artistico, regista e scenografo Dimitri Milopulos – era Montreal. Il programma era in buona parte stabilito, poi è successo quello che sappiamo e il nostro Intercity per la prima volta si ferma. O meglio si sofferma sul proprio binario, l’Italia”.
“Intercity 2020: Italia”, in programma dall’11 settembre al 19 ottobre, è dedicato a Barbara Nativi, indimenticata creatrice di questa realtà teatrale sestese, scomparsa proprio 15 anni fa. A lei è dedicata anche una mostra fotografica nel foyer, “Il teatro di Barbara”, viaggio attraverso tutti i suoi lavori di regia, mentre nel 2021 Milopulos riporterà in scena una sua regia di 26 anni fa, “Dracula”, con un grande cast.
Ma veniamo al cartellone imbastito per questa edizione del festival. Ad aprire il sipario della nuova edizione un testo divertente e surreale di David Ireland, “End of desire”, già apprezzato dal pubblico del teatro in un recente Intercity Londra, diretto da Milopulos e interpretato da Daniele Bonaiuti e Monica Bauco. Il racconto di un incontro clandestino tra un uomo e una donna, questa però vestita da topo (11,12, 13 settembre). A seguire un intenso lavoro diretto da Alvia Reale che vede Fabio Mascagni nei panni di un detenuto nel braccio della morte mentre aspetta l’esecuzione per impiccagione, che però viene continuamente rimandata vista la sua grassezza spropositata non trovando una corda adatta al suo peso. Il testo “Angelo della gravità un’eresia” è di Massimo Sgorbani in coproduzione con Archetipo (19, 20 settembre).
Ancora “La seconda volta”, un testo di Marco Calvani diretto da Marco Di Costanzo che racconta l’incontro tra un uomo e una donna dagli esiti imprevedibili (26,27 settembre), seguito da “Vento, pioggia e mare (3,4 ottobre) trilogia ideata da Teresa Fallai ripercorrendo la drammaturgia di Jon Fosse (autore tra i protagonisti di Intercity Oslo). “La nipote di Mubarak (10, 11 ottobre) vede sul palco Marco Vergani in un testo di Valentina Diana che non è ambientato in Egitto, ma in un kebab bar di Milano e racconta la vita di uno speaker radiofonico ponendo l’attenzione sulle sparizioni forzate.
Fabio Mascagni abbandona per un attimo le vesti di attore e dirige lo spettacolo “Dalle stelle” (17, 18 ottobre), dove Antonio Frazzini e Annibale Pavoni sono due anziani in pigiama seduti su una panchina, una comicità leggera e stralunata con l’Alzheimer che impedisce di portare un discorso a compimento. A chiudere il festival Alessandro Baldinotti e Giusi Merli si cimentano con una delle opere meno conosciute di Federigo Tozzi, “Bestie”, raccolta di racconti a metà tra poesia e prosa, un viaggio interiore nelle inquietudini dello scrittore novecentesco (19 ottobre).
Torna il progetto per bambini Intercity Young, finestra sulla drammaturgia per piccoli spettatori nata alla metà degli anni Novanta. Enrica Pecchioli e Giulio Mayer presentano “Italia in fabula – Un viaggio in Italia attraverso le più celebri fiabe popolari regionali italiane (27 settembre, 11 e 18 ottobre ore 16).
Bruno Casini cura un incontro su Pier Vittorio Tondelli e la new wave fiorentina (20 settembre ore 17), presentando anche il suo libro dedicato proprio a questo fenomeno.
Tutti gli spettacoli vanno in scena per due repliche, alle 20.30 e alle 22, per permettere la visione a un pubblico più numeroso viste le inevitabili norme sul distanziamento sociale che praticamente dimezzano la capacità della sala.
Info e prenotazioni 055440852, oppure www.teatrodellalimonaia.it