Il festival pratese non si lascia intimidire dal periodo e impagina un ricco cartellone tra danza, teatro e performance. Dal 18 al 27 settembre la diciottesima edizione
Ventuno compagnie nazionali e internazionali per un totale di 33 repliche, 80 artisti, nove spazi disseminati in città, le produzioni e il sostegno ai talenti emergenti. C’è da dire che l’emergenza Covid19 non sembra aver stravolto le abituali dinamiche di Contemporanea, il festival dedicato alle arti della scena, in programma a Prato dal 18 al 27 settembre. Qualche piccola rinuncia c’è stata, le platee verrano riallestite per il distanziamento degli spettatori, ma anche per questa edizione, la numero diciotto, gli sforzi del Teatro Metastasio di Prato, con la Regione Toscana e il Comune di Prato sono andati in direzione della normalità, una diversa normalità dettata dalla situazione.
“Lo stato delle cose – spiega il direttore artistico Edoardo Donatini – ci ha imposto uno sforzo di immaginazione straordinari. In questo quadro fondamentale è stata l’attenzione rivolta alla capacità di riscrivere, produrre e reinventare il processo creativo da parte di tante artiste e artisti a cui abbiamo affidato il compito di reinterpretare lo spazio della scena condizionato dai nuovi codici”.
Dall’estero arriva lo svizzero Milo Rau, uno dei nomi di punta della scena europea, che riflette sulla banalità del male in “La reprise” (18-19 settembre), e sarà protagonista di un incontro con il pubblico a Palazzo Buonamici il 19 settembre. Tra gli ospiti internazionali anche la danzatrice italo giapponese Masako Matsuhita (19 settembre), una riflessione su verità e finzione dei catalani Agrupacion Senor Serrano che lavorano con videoriprese effettuate dal vivo (20 settembre), un nuovo progetto degli svizzeri Trickster_p (25 settembre), un monologo sotto forma di conferenza del drammaturgo e regista uruguaiano Sergio Blanco (26 settembre), e un lavoro sul suono di Laura Simi, danzatrice e coreografa italo francese (27 settembre).
Un focus sulla coreografia italiana si accende con i lavori di Alessandro Sciaronni (27 settembre), Davide Valrosso (18 settembre), Olimpia Fortuni (19 settembre), Claudia Caldarano (20 settembre), Elisabetta Consonni (20 settembre), Greta Francolini (24 settembre), Giorgia Ohanesian Nardin (24 settembre), Luna Cenere (25 settembre), Industria Indipendente (25 settembre), Marco Chevenier (26 settembre).
La compagnia delle Ariette propone due spettacoli dal proprio repertorio, “Teatro da mangiare” (18, 19 e 20 settembre), e andranno anche in scena l’ultima creazione sulla duplicità del tempo della Compagnia TPO (18, 19, 20 settembre), e i debutti in prima assoluta di una nuova conferenza/lezione di Massimiliano Civica (25 e 26 settembre), e di un solo di Kinkaleri che prosegue la loro ricerca sul corpo esposto alla visione, trionfante nella sua fragilità (24 settembre), e di un’introspettiva analisi di Vico Quarto Mazzini che scava nelle ragioni dell’invidia nel mondo contemporaneo (25 settembre).
Gli spettacoli si muovono tra il Teatro Metastasio, il Fabbricone e il Fabbrichino, il teatro Magnolfi, l’ex cinema Excelsior appena recuperato, lo Spazio K, Palazzo Buonamici e Palazzo Datini (si consiglia la prenotazione viste le capienze limitate, programma e info su www.metastasio.it, info 0574 608501).