M¥SS KETA è Giovanna Hardcore nel suo nuovo singolo: da Regina di Porta Venezia a novella pulzella d’Orleans
Da Regina di Porta Venezia a novella pulzella d’Orleans. Donna estatica ed eretica come l’eroina francese: l’estasi dell’hardcore e l’eresia del clubbing in uno spazio aperto e sconfinato. M¥SS KETA è tornata su tutte le piattaforme con il suo nuovo singolo “Giovanna Hardcore”, fuori per Island/Universal Music Italia.
Da oggi è online anche il video ufficiale, diretto da Giada Bossi. Più che un video, però, è una visione in cui confluiscono ispirazioni diverse. Dal celebre capolavoro di Carl Theodor Dreyer (La passione di Giovanna d’Arco, 1928) a Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij, da La cicatrice intérieure a La leggenda di Kaspar Hauser (2012) di Davide Manuli.
In “Giovanna Hardcore” M¥SS KETA diventa una neo-amazzone post-punk e post-apocalittica: con un mood a metà strada fra Ladyhawke e Fantaghirò, canta un incantesimo in versi che fa collassare un futuro distopico in un passato oscuro.
Un ritornello, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), che si ripete come una formula magica, ogni volta più deciso, su una base musicale che cresce in audacia, accompagnando una danza che si fa sempre più intensa. È l’incarnazione stessa di un sabba rave che rivela i tratti di una danza primordiale e di un rituale contemporaneo.
“Giovanna Hardcore” sta dalla parte di sé stessa e nessun altro, sopra una cassa dritta che spara campionamenti di spade e nitriti, batterie Jungle e corni da guerra. E un ritmo intenso che richiama il sound dei grandi maestri della dance italiana come Gigi d’Agostino e Gabry Ponte ma anche pietre miliari dell’elettronica come i Chemical Brothers, in un’atmosfera oscura e sublime dove il piacere incontra il terrore.