Vendemmia 2020, meno resa per ettaro ma la produzione cresce: +5,9 milioni di ettolitri secondo le previsioni di Assoenologi, Uiv e Ismea
Per la vendemmia 2020 si stima in tutt’Europa rispetto all’anno scorso una produzione in netto aumento in termini quantitativi pari a +5,9 milioni di ettolitri secondo le previsioni di Assoenologi, Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea. Ma le diverse situazioni sembrano essere molto diversificate. L’Italia produrrà il -1% di vino, una diminuzione ‘voluta’ per tutelare il valore di mercato dopo i mesi del lockdown e che comunque, con 47,2 milioni di ettolitri, la mantiene al primo posto nella classifica dei produttori mondiali.
Aumentano invece le quote di produzione della Francia, con 44,7 milioni di ettolitri e un +3,1%, e, ancor di più, della Spagna, con 43 milioni di ettolitri e un secco +12,8%. Molto distanziata è la produzione della Germania, circa 8,7 milioni di ettolitri per una crescita del +4,5%, e quella del Portogallo, in discesa a 6,3 milioni di ettolitri con un -5,7%. Ma, se per il nostro Paese le prospettive giustificano un motivato ottimismo, Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale Ceev – Comité Européen des Entreprises Vins, ha sottolineato le difficoltà dei produttori, in particolare per la Francia e la Spagna, legate ad un mercato condizionato dalla pandemia e dai dazi Usa.
Ecco allora che i produttori di Champagne per la vendemmia 2020 hanno deciso un taglio delle rese del -22%, scendendo da 102 a 80 quintali per ettaro, mentre le richieste per la distillazione di crisi hanno riguardato ben 3,19 milioni di ettolitri. Questo per il crollo del mercato francese, e Usa, che ha portato ad un calo del -25%nel primo semestre 2020.
In Spagna, invece, come spiega Garantitaly la produzione in forte ascesa porterà a prevedibili cali di prezzo, stimati in Castilla-La Mancha nell’ordine del -25-30%: per il Cava, il prezzo delle uve oscilla tra i 30 ed i 75 centesimi al chilo, tanto che la denominazione ha deciso un taglio delle rese, che passano da 120 a 100 quintali ad ettaro. Inoltre anche la distillazione di crisi, che ha riguardato 2 milioni di ettolitri, deve fare i conti con gli stock nelle cantine spagnole dove ci sono ancora 46,6 milioni di ettolitri di vini, mosti e vini non vinificati.