Vanessa Bryant, la vedova del campione di basket morto nella caduta del suo elicottero, fa causa allo sceriffo di Los Angeles per le foto dell’incidente
Vanessa Bryant ha ufficialmente fatto causa allo sceriffo di Los Angeles, Alex Villanueva, e all’intero dipartimento. Il motivo è legato a una fuga di foto dall’incidente in cui, lo scorso gennaio, hanno perso la vita il marito Kobe, la figlia Gianna e altre sette persone.
L’accusa
Secondo l’accusa, subito dopo l’incidente, “otto funzionari hanno tirato fuori i loro telefoni cellulari personali e hanno scattato foto dei bambini, dei genitori e degli allenatori morti per pura gratificazione personale”. Il dipartimento, inoltre, non sarebbe stato in grado di proteggere le informazioni riguardo la location dello schianto, presa subito d’assalto da fan e curiosi. Uno degli incriminati avrebbe approcciato una donna in un locale vantandosi di essere stato sul luogo dell’incidente.
Vanessa Bryant, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), ora ha paura che le foto scattate quel giorno possano circolare online e finire sotto gli occhi delle figlie. Per questo, la donna chiede un risarcimento per “inosservanza dei diritti civili, negligenza, danni emotivi e violazione della privacy”, il cui ammontare non è stato reso noto.
Il dipartimento di Los Angeles, dal canto suo, ha fatto sapere di aver indagato sulla questione e di aver controllato che le foto fossero cancellate. Vanessa aveva, comunque, definito gli scatti una “violazione inammissibile della decenza, del rispetto e dei diritti alla privacy delle vittime e delle loro famiglie”.