Sindrome della moria del kiwi; al Mipaaf sarà istituito il Gruppo di lavoro tecnico-scientifico per contrastare la problematica
Al via l’istituzione nei prossimi giorni del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico per contrastare la problematica della sindrome della “moria di kiwi”, coordinare le attività di ricerca e definire linee guida per la gestione di questa emergenza che si è manifestata a partire dal 2012 nell’area del basso veronese, e che più recentemente ha interessato anche la provincia di Latina nel Lazio.
E’ quanto ha stabilito il Comitato Fitosanitario Nazionale che ha sede al MIPAAF nella riunione mensile. La Task force dovrà definire i criteri di indagine per determinare le aree in cui si manifesta il fenomeno; indicare le misure utili a rallentarlo; stabilire le linee di ricerca multidisciplinari che affrontino gli aspetti legati alla relazione clima – suolo, alla fisiologia della pianta, nonché agli organismi nocivi secondari.
Faranno parte del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico, il Servizio fitosanitario centrale, il CREA-DC, e ogni Servizio fitosanitario regionale che partecipa indicherà tre esperti coinvolgendo le istituzioni di ricerca del territorio già interpellate sulla questione.
“Occorre avere indirizzi certi per mettere in campo strategie e risorse, per debellare la sindrome della moria del kiwi. È una patologia complessa, non ascrivibile ad alcun organismo nocivo, ne’ calamità naturale. Nel corso della riunione del Comitato Fitosanitario dello scorso lunedì tutti i servizi fitosanitari regionali intervenuti sul tema hanno sottolineato che i danni alla produzione stanno determinando un grave stato di sofferenza per le aziende produttive. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli esperti e della partecipazione di tutte le regioni coinvolte”, ha dichiarato la Ministra Bellanova.
“Hanno già comunicato la loro partecipazione al Gruppo di lavoro i Servizi fitosanitari di Lazio, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Calabria. L’adesione delle Regioni mi fa particolarmente piacere perché solo insieme, coordinando tutti i pareri scientifici e le sollecitazioni che vengono dai territori possiamo sconfiggere questa patologia che sta mettendo a dura prova tantissime aree frutticole. Da parte mia garantisco il massimo impegno per vincere insieme”.
Per la sindrome della moria del kiwi, non essendo ascrivibile direttamente ad un organismo nocivo ne’ ad alcuna calamità naturale o evento climatico avverso non appare, ad un primo esame, applicabile il decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, relativo agli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole. Pertanto, un eventuale intervento a sostegno delle aziende coinvolte deve vedere l’istituzione di uno specifico fondo.