Torna Open House Napoli per riscoprire lo stile architettonico di 130 luoghi: la seconda edizione si svolgerà sabato 3 e domenica 4 ottobre
Citta’ e quartieri aperti, 130 luoghi di Napoli, dal centro alle periferie, per riscoprire lo stile architettonico di spazi particolarmente simbolici, alcuni dei quali solitamente chiusi al pubblico. Percorsi di visite guidate nella Napoli storica, contemporanea e futura, tra sedi istituzionali, uffici, spazi riqualificati, teatri, luoghi sacri, infrastrutture, residenze private, factory creative, cantieri attivi. Tutto questo e’ Open House, il festival dell’architettura globale, che torna a Napoli, per la sua seconda edizione, sabato 3 e domenica 4 ottobre. Tutte le iniziative che si svolgeranno durante la due giorni, spiega la Dire (www.dire.it), sono gratuite.
E, da quest’anno, la nuova sezione OHN KidS, dedicata alle bambine e ai bambini, con percorsi speciali e attivita’ didattiche. “Open House coglie perfettamente la sensibilita’ del Mann, l’istituto che per vocazione ha inteso proporsi come la casa di tutti, in particolare dei cittadini. Nei prossimi mesi apriremo il terzo giardino e, da maggio, l’atrio del museo che sara’ accessibile a tutti gratuitamente”, ha annunciato il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini. L’assessora alla Cultura del Comune Eleonora De Majo ha sottolineato l’importanza di “portare a Napoli un format internazionale di grande valore”. Open House Napoli, infatti, fa parte della rete internazionale di Open House Worldwide, il primo festival globale dell’architettura fondato a Londra nel 1992, che coinvolge ormai 47 citta’ nei cinque continenti, da New York a Melbourne, da Santiago del Cile a Lagos, con oltre un milione di cittadini coinvolti in tutto il mondo. In Italia sono quattro le citta’ che aderiscono al network di Open House: Roma, Milano, Torino e, dal 2019, Napoli. “Bene inserire nei percorsi di visita anche beni confiscati alla criminalita’ organizzata. È un modo bellissimo per mostrare cosa diventano quei luoghi quando vengono destinati a progetti sociali”, ha detto l’assessore comunale Luigi Felaco, delegato ai Beni confiscati, mentre Bruno Discepolo, assessore regionale al Governo del territorio, ha ricordato l’impegno della Regione Campania per l’architettura.