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Sesso in gravidanza: le controindicazioni sono poche

Sesso in gravidanza: quando si può fare

Il sesso in gravidanza può avere un effetto positivo nel menage di coppia, sia dal punto di vista psicologico che fisico: poche le controindicazioni

La gravidanza è un evento che rivoluziona la vita della coppia. Entrambi i protagonisti sono al centro di grandi trasformazioni ed elaborazioni emotive: tutti gli equilibri e gli spazi creati dovranno essere settati su un nuovo stare in tre.

Crescono le aspettative sulla nascita e si attivano fantasie inconsce che possono interferire nelle dinamiche del rapporto di coppia influenzando comportamenti e attitudini.
Tra queste anche l’attività sessuale subisce una rivoluzione; spesso viene messa in secondo piano durante la gravidanza per stereotipi culturali, ma soprattutto per il sopraggiungere di ansie e paure.

Il corpo della donna, sinonimo della sua identità femminile, subisce costanti trasformazioni, che rendono la donna più vulnerabile emotivamente fino a sentirsi meno attraente agli occhi del compagno. L’uomo, dal suo canto, ha il timore che qualsiasi tipo di contatto corporeo possa nuocere alla partner, la quale assume forme diverse non solo nella realtà ma anche nel suo immaginario. Il timore è legato soprattutto alla possibilità di nuocere al feto.

La separazione della funzione riproduttiva della sessualità da quella del piacere e del gioco potrebbe comportare l’interruzione, nella coppia, della comunicazione portando incomprensioni e frustrazioni nel rapporto. Mantenere e ravvivare tutti quei rituali esclusivi che favoriscono una ricca comunicazione corporea ed emotiva tra i partner (ad esempio baci, carezze, coccole, etc…), favorisce un clima di armonia, del quale potrà beneficiarne il piccolo quando nasce.

La gravidanza è un evento fisiologico e in quanto tale un rapporto sessuale non ha alcun tipo di controindicazione, né in termini di danno al bambino né di induzione del travaglio, ad eccezione di particolari situazioni preesistenti come: precedenti minaccia di aborto o parto prematuro, emorragia recente, placenta previa o rottura delle membrane e la presenza di una gravidanza gemellare. Il rischio è un parto prematuro o la possibilità di contrarre infezioni.

Il feto è ben ammortizzato e protetto all’interno del sacco amniotico ed è accuratamente isolato da un tappo mucoso. In nessun caso, l’organo maschile può entrare in contatto diretto con il feto durante il rapporto sessuale.

Nel primo trimestre di gravidanza si verifica più frequentemente un calo del desiderio sessuale da parte della donna a causa delle continue nausee; nel secondo trimestre, cessati alcuni sintomi funzionali, il desiderio sessuale cresce sensibilmente, in qualche caso provocando nella donna orgasmi più intensi e frequenti. Per il terzo trimestre l’unico problema è l’ingombro: le dimensioni della pancia potrebbero costituire effettivamente un fastidio, per cui la coppia dovrà provare nuove posizioni.

Alcuni medici sconsigliano di fare sesso in gravidanza solo durante le ultime settimane, come misura preventiva: questo, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), poiché lo sperma contiene sostanze chimiche (le prostaglandine) che possono, anche se presenti in piccolissime dosi, indurre ad un parto prematuro.

Il sesso in gravidanza può avere un effetto positivo nel menage di coppia, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Psicologico in quanto rafforza l’intesa e la condivisione emotiva della coppia che si prepara a diventare genitori; fisico perché l’attività sessuale prepara la muscolatura pelvica per il parto, rafforzandola.

Lo sapevi che…

Nel secondo trimestre di gravidanza, i cambiamenti ormonali e le modifiche dell’apparato vaginale come il restringimento dell’orifizio vaginale, a causa della vasocongestione, favoriscono un incremento del desiderio sessuale. L’afflusso maggiore di sangue nella zona pelvica porta una maggiore ossigenazione della placenta e un aumento di volume delle strutture genitali, per cui anche l’orgasmo si fa più intenso e può ripetersi più volte durante il rapporto.

Nell’ultimo trimestre sono consigliate posizioni più comode come quella a cavalcioni sul partner voltandogli le spalle. In questo modo la penetrazione non è profonda.

Se la gravidanza è giunta al termine ma il bebè non ha nessuna intenzione di conoscere mamma e papà, il ginecologo può consigliare alla coppia di avere dei rapporti sessuali frequenti e ravvicinati: questo perché nel liquido seminale sono contenute le prostaglandine, capaci di ammorbidire il canale vaginale e di far scaturire contrazioni tali da avviare il travaglio di parto; è proprio per questo medesimo motivo che in caso di minaccia di parto pre-termine i rapporti sono sconsigliati se non proibiti.

L’acqua o l’aria (o altri corpi estranei) inseriti nella vagina dovrebbero essere esclusi dai giochi erotici durante la gravidanza perché possono causare emboli o infezioni. La vagina non deve essere lubrificata con sostanze esterne durante la gravidanza.

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