Calcio dilettanti: Poliziana, Virtus Chianciano e Raddese lanciano un appello alla Figc-Lnd e chiedono di fermare i campionati per il rischio Covid
Si allarga in Toscana la platea di società favorevoli allo stop alla stagione calcistica dilettanti in previsione di un aumento dei contagi di Covid-19, prima che inizino i campionati. Dopo l’appello dell’Unione Poliziana alla Figc-Lnd di valutare la sospensione dei campionati almeno fino a quando non avremo “una situazione che ci dia garanzia di poter giocare serenamente”, anche Virtus Chianciano e Raddese sono sulla stessa linea.
“I protocolli di sicurezza – spiegano le due società – “mettono in ginocchio” nella vita di tutti giorni i tesserati di una società che si trovi anche indirettamente coinvolta nel riscontro di un caso di Covid-19, anche se non contagiati. Ma l’isolamento fiduciario è necessario. E siccome si vuole giocare in sicurezza, ad oggi non ci sono i presupposti per farlo”. Quanto sta accadendo a Chianciano con 22 positivi e oltre 100 persone in isolamento domiciliare, è emblematico. “Meglio fermarsi prima di partire e rischiare per avere poi campionati falsati tra rinvii di partite e rose decimate”.
La Virtus Chianciano, prima squadra dilettantistica toscana con un tesserato positivo al Covid da quando è partita la stagione ufficiale 2020-21 con il prologo della Coppa Toscana, è tornata a sottolineare le difficoltà e soprattutto gli effetti legati all’isolamento fiduciario di quattordici giorni. Necessità che potrebbe verificarsi anche più volte nel corso della stagione, per tanti tesserati di una società, incompatibile con la vita di tutti giorni e le relative necessità lavorative di ognuno. Per questo, la società presieduta da Cristiano Sanchini ha dichiarato che “si riserva la decisione finale di partecipare o meno al torneo di Prima Categoria – girone H”.
Per gli stessi motivi la Raddese, militante nella Terza Categoria senese, ha comunicato pubblicamente che metà della rosa non è disponibile “perché non può permettersi di rischiare un isolamento di quattordici giorni”.