Safe beauty: la cosmetica nel dopo Coronavirus


Dopo la green beauty e la clean beauty, in arrivo la safe beauty: ecco le tendenze della cosmetica nel dopo Coronavirus

Dopo la green beauty e la clean beauty, in arrivo la safe beauty: ecco le tendenze della cosmetica nel dopo Coronavirus

Che nulla sia più come prima, è una consapevolezza che hanno preso in molti dopo il Coronavirus. E questo è valido anche per le aziende che producono cosmetici con i relativi clienti. L’emergenza sanitaria infatti, ha stravolto qualsiasi cosa, e non facciamo riferimento solo ed esclusivamente al gusto di provare un rossetto, piuttosto che un siero, o un qualsiasi altro prodotto all’interno di una profumeria. Ma proprio ad una nuova tendenza che segue la green beauty e la clean beauty, ovvero la safe beauty. Parola d’ordine quindi, sicurezza. Vediamo insieme in cosa consiste questo nuovo trend.

Al primo posto sicurezza e protezione

La nuova routine quotidiana mette al primo posto sicurezza e protezione. Concetto valido a dire il vero in ogni frangente del dopo Coronavirus. Persino il Cosmoprof di Bologna, fiera di cosmetica famosa in mezzo mondo, ha dovuto compiere un trasferimento online, proponendo i propri incontri in maniera virtuale sul web. Secondo quelli che sono gli esperti di settore, questa rinnovata attenzione verso l’aspetto “safe” dei prodotti di cosmesi, non potrà che aumentare ulteriormente nei prossimi mesi.

Scendendo nel concreto di quelle che saranno le abitudini future dunque, molto probabilmente si preferiranno le confezioni che consentono l’erogazione del prodotto senza che vi sia contatto alcuno con le mani. Questo chiaramente permette di evitare contaminazioni batteriche. D’altronde appare quasi logico tutto ciò, perché l’esigenza di proteggersi è avvertita oramai in ogni angolo del globo, e questo non può che condizionare le scelte dei consumatori, che propenderanno verso le aziende più sensibili alla tematica.

Ma safe beauty significa anche acquisire una nuova consapevolezza, data da un livello di informazione maggiore. La provenienza, come vengono lavorati i prodotti, ma anche quali effetti possono avere gli attivi dei cosmetici, sono solamente alcuni degli elementi a cui le persone presteranno una maggiore attenzione, quindi i beauty brand che asseconderanno queste nuove esigenze saranno quelli che quasi sicuramente verranno premiati dal mercato. A giovare di questa situazione tra l’altro, i marchi con background farmaceutico.

Safe beauty: attenzione alle ossessioni

Il concetto di Safe beauty è corretto, e consumatori più vigili su quella che è la catena di produzione dei prodotti cosmetici non potrà che fare bene al settore. Ciò che è importante comprendere però, è che non si deve tramutare il concetto di attenzione per la sicurezza, in quello di ossessione per la stessa. Anche perché molto spesso il confine è molto sottile. Persino la beauty routine non deve diventare un pensiero costante, perché anche in questo caso si rischia di oltrepassare tale confine.

Fortunatamente, almeno per questo aspetto, viviamo in un’epoca dove la conoscenza viaggia veloce grazie al web, e questo permette ai consumatori di raccogliere informazioni su un brand piuttosto che su un altro in pochi istanti. Chiaramente gli operatori di mercato rispettosi di queste nuove tendenze sono numerosi, e lo saranno sempre più. Un caso su tutti: il noto produttore Tiger ci conferma l’attenzione all’aspetto ambientale sia sotto l’aspetto della linea di produzione sia della distribuzione, arrivando poi a tutti i prodotti del suo catalogo che sono sottoposti a rigidi ed accurati controlli, e l’intero processo di conformità li conferma sicuri.

Chiaramente quello di Tiger non è l’unico esempio possibile, ma come detto ciò che conta davvero è non tramutare delle sane abitudini in ossessioni, che possono rendere la quotidianità davvero molto stressante. Ad esempio è sicuramente corretta l’abitudine di utilizzare prodotti di detersione che siano privi di fragranze, conservanti e coloranti sulle pelli già irritate dai numerosi lavaggi. Meno corretta invece è quella che porta ad esagerare con tali lavaggi.

Una pulizia continua di viso e corpo infatti, rischia di alterare il film idrolipidico che protegge la pelle, rendendola estremamente vulnerabili agli agenti atmosferici esterni. In altre parole, no assoluto a pulizie ripetute e aggressive date dalla smania di eliminare i germi, ma piuttosto optare per saponi oleati, quindi con un alto potere detergente, ma rispettosi appunto del film idrolipidico. “Safe” non significa ossessione.