Al Teatro Sannazaro di Napoli arriva l’Asterione della compagnia Nzierto: in scena il 12 ottobre alle 21 nell’ambito dell’iniziativa “Teatro solidale”
Un gruppo di giovani artisti napoletani e la rivisitazione di un mito che ancora oggi suscita fascino e interesse. È questo il connubio da cui nasce lo spettacolo Asterione, che la compagnia Nzierto porta in scena il 12 ottobre alle 21 al Teatro Sannazaro di Napoli nell’ambito dell’iniziativa Teatro solidale. Sulla scena, reduci dal debutto al Napoli Teatro Festival Italia 2020, ci saranno Vincenzo Esposito, Raimonda Maraviglia, Francesco Roccasecca e Manuel Severino.
“Il Minotauro – chiarisce l’autore e regista, Daniele Sannino – diventa l’emblema di un’esistenza che ha conosciuto principalmente la solitudine, il divergere da una presunta normalità, e che intorno a questa differenza ha costruito la sua malconcia identità”.
Dalla condizione di ‘diversità deforme’ che vive Asterione nel suo essere metà uomo e metà toro, cercheranno di distoglierlo i tre spiriti psicopompi, che di mestiere “raffinano” le anime e che lo accompagneranno nel viaggio verso l’aldilà all’indomani della sua morte, quando si ritroverà catapultato in un surreale night, un vero e proprio limbo nel quale chi vi approda cerca di scaricare i pesi della propria esistenza.
Mescolando elementi onirici a rievocazioni magiche e ambientazioni mitologiche il testo di Sannino vuole essere anche una riflessione sulla fragilità del mondo contemporaneo.
Fedeli al nome che hanno scelto nel 2019, quando la loro compagnia si è formata come spiega la Dire (www.dire.it), lo spettacolo Asterione è in tutto e per tutto uno “nzierto” (che in napoletano vuol dire “innesto”) di forme e linguaggi differenti che si fondono sulla scena creando suggestive sovrapposizioni di piani e personaggi.