Ristorazione: Antonello Colonna arriva a Como e apre Openissimo. “Una sfida da vincere, un messaggio importante per la ripartenza”
Garantire l’artigianalità della ristorazione rispondendo alle richieste di mercato. Senza mai dimenticare ricerca, innovazione e sperimentazione. E la propria identità, radicata nella tradizione romana.
Sono queste le basi di Openissimo, nuova avventura di Antonello Colonna, Chef ed imprenditore capitolino che, il 15 ottobre, inaugura questo nuovo spazio a Como.
Dopo il ristorante di Labico, piccola località in provincia di Roma, l’Open Colonna all’interno del Palazzo delle Esposizioni, il Resort di Vallefredda, il bistrot alla stazione Termini e l’Open di via Broletto a Milano, Colonna arriva nel centro storico di Como, in una ex fabbrica di 700 metri quadrati, per dar vita ad una realtà innovativa della ristorazione. Un’esaltazione del brand Open Colonna. Ma anche un’attività trasversale, un ristorante con omaggi culinari alla città che lo ospita, pizzeria (a taglio napoletano) e lounge bar aperto dalle 18 alle 2 del mattino.
Una sfida da vincere, un messaggio importante per la ripartenza del settore della ristorazione, soprattutto a seguito dell’emergenza Covid che ha colpito il Paese e particolarmente il mondo del cibo. Fiducia e sfida definiscono la mia disciplina. Sono e sarò sempre un artigiano del cibo ma credo sia fondamentale avere un ruolo nel rilancio dell’economia. E da romano – continua Colonna – ho voluto investire a Milano, città dalla brillantezza ineguagliabile, con un ritmo sostenuto e raffinato. Realtà che, nonostante le difficoltà, sta reagendo benissimo e sono certo farà sempre meglio. Dal centro nevralgico dell’economia lombarda ho deciso di ampliare il mio brand spostandomi nella bellissima città di Como per una nuova realtà, scegliendo il centro storico perché ricco di cultura, magia e desiderio che, sempre più, deve essere valorizzato. Como, però, non sarò la mia ultima fermata. Presto, infatti, arriverà anche Openino, spazio aperto dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Un’interpretazione storica che le grandi città hanno sempre rappresentato, un luogo dove gustare il primo caffè del mattino e l’ultimo del pomeriggio, una colazione con le eccellenze della pasticceria e della caffetteria italiana. Ripartire si può. E lo si può fare bene solo se ci sono progetti consolidati e ben organizzati, pronti a valorizzare nuove realtà con molto potenziale come il centro storico di Como”.