Terapia genica per adrenoleucodistrofia: EMA valuta eli-cel. Accettata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio in Europa
L’European Medicines Agency (EMA) ha accettato la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio della terapia genica sperimentale elivaldogene autotemcel (eli-cel, Lenti-D™) per il trattamento di un sottogruppo di pazienti con adrenoleucodistrofia cerebrale (CALD). Eli-cel, prodotta dalla biotech bluebird bio, prevede una somministrazione una tantum ed è studiata per aggiungere copie funzionali del gene ABCD1 – difettoso in chi manifesta la patologia – nelle cellule staminali del sangue del paziente. La CALD, che colpisce principalmente i giovani maschi, è una malattia genetica degenerativa che si manifesta con problemi neurologici severi.
L’adrenoleucodistrofia (ALD) è una rara malattia legata al cromosoma X che colpisce 1 neonato maschio su 21.000 nati. Circa il 40% dei casi sviluppa la CALD, la forma cerebrale e la più severa manifestazione della patologia. La CALD è una malattia progressiva che comporta la degenerazione della mielina, la guaina protettiva delle cellule nervose presenti nel cervello. I sintomi si manifestano durante l’infanzia e causano una perdita severa delle funzioni neurologiche e, in ultimo, il decesso. Tra i problemi neurologici più comuni ci sono gravi difficoltà di apprendimento, disfagia, sordità, perdita della vista, convulsioni e atassia. L’unica soluzione possibile ad oggi è il trapianto di midollo osseo, da fare prima possibile per evitare una degenerazione irrecuperabile, ma che ha comunque dei rischi importanti tra cui la malattia del trapianto contro l’ospite (GvHD, Graft versus host disease).
Eli-cel è una terapia genica di tipo ex vivo progettata per aggiungere copie funzionali del gene ABCD1 nelle cellule staminali ematopoietiche del paziente. L’aggiunta di copie funzionali, mediante un vettore lentivirale, permette alle cellule di produrre la proteina ALDP che interrompe l’accumulo tossico di acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA) nel cervello, nella corteccia surrenale e nel midollo spinale. La terapia ha dimostrato di avere un profilo di sicurezza e tollerabilità in linea con le previsioni. La domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (MAA, Marketing Authorisation Application) della terapia genica eli-cel è basata sui risultati dello studio di Fase II/III Starbeam (ALD-102), oltre a quelli dello studio in corso di Fase III ALD-104 e dallo studio di follow-up a lungo termine (LTF-304). I dati più recenti relativi a eli-cel per la CALD sono stati presentati durante il Congresso Annuale della European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT), svoltosi a fine agosto 2020.
La MAA è una richiesta che viene presentata all’autorità di regolamentazione europea – nello specifico al Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell’EMA – per l’approvazione di un medicinale all’interno dell’Unione Europea. È una fase importante del processo di autorizzazione (spiegato in inglese sul sito dell’EMA) all’immissione in commercio di un farmaco, ma non sancisce ancora l’approvazione (il farmaco, infatti, non è ancora commerciabile sul territorio europeo). Una volta accettata la richiesta, il CHMP deve emettere un suo parere scientifico, entro 210 giorni, e se questo è positivo la decisione finale passa alla Commissione Europea che ratifica (oppure nega) l’autorizzazione all’immissione in commercio. L’EMA ha accettato di valutare la MAA per la terapia genica eli-cel e il tempo di revisione è stato ridotto da 210 a 150 giorni, un percorso accelerato che viene concesso solo per i prodotti di particolare interesse per la salute pubblica e per le innovazioni terapeutiche. Il parere del CHMP è quindi previsto per inizio 2021. Bluebird bio ha inoltre annunciato che la presentazione della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per prodotti biologici negli Stati Uniti è prevista entro la metà del 2021.