Pillole di stile: sulle passerelle il Gender Neutral si sta affermando sempre di più e per la Generazione Z c’è l’arrivo dei capi “in-between”
La Paris Fashion Week si è da poco conclusa regalandoci una prima consapevolezza: la distinzione sessuale e di genere sta andando sempre più dissolvendosi e il ‘Gender Neutral’ si sta sempre di più affermando soprattutto nella Generazione Z. Molti giovani, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), sono attratti dai vestiti unisex e li cercano su internet così come nei negozi fisici. Sono sempre meno interessati ai marchi e soprattutto non vogliono essere etichettati ma esprimersi in maniera più autentica. In poche parole, il modo di vestire per la generazione Z è un’estensione di ciò che sono e vogliono esprimere al mondo circostante. Un vero cambiamento nel mondo della moda al punto tale da spingere quest’ultimo ad inserire il ‘Gender Neutral Fashion Week’ nel proprio calendario internazionale a partire dal prossimo aprile 2021.
Alcuni esempi concreti di Gender Neutral li abbiamo già visti quest’anno in passerella come Louis Vuitton, MM6 Maison Margela e Gucci che con le loro collezioni hanno inviato un messaggio di inclusività e sostenibilità forte e chiaro. Lo stesso Adidas ha da poco più di un anno inaugurato un concept store a Londra, nella strada commerciale di Oxford Circus, esclusivamente dedicato ai ragazzi dai 18 ai 24 anni, esponendo e classificando i propri modelli di scarpe per tipo di sport piuttosto che per genere. Perfino i colori delle scarpe non sono più un elemento identificativo di genere.
La decisione presa da Adidas sembra sia partita da feedback ricevuti sia dai giovani membri dello staff interno che da ricerche condotte esternamente sul pubblico giovanile. Sulla stessa politica si stanno altresì muovendo altri brands sportivi come Saucony, Nike e Napapijri.
Ancora una volta, Londra si conferma culla e precorritrice delle tendenze internazionali. Basti ricordare che, già nel 2015, il rinomato Selfridge dedicava un’area del suo magazzino londinese ai modelli unisex, esposti in base alla collezione piuttosto che al genere.
– LOUIS VUITTON
Guardando più da vicino la collezione per la prossima primavera-estate 2021 proposta da Luois Vuitton ritroviamo tagli prettamente maschili per le donne, con trench over-size con rifiniture femminili invece per gli abiti da uomini. Lo stesso direttore artistico Nicholas Ghesquière, 49 anni, si domandava nella sua nota al programma parigino: “Che aspetto ha un capo in-between? Che tipo di taglio può dissolvere il maschile e il femminile?”;
– MM6 MAISON MARGIELA
La collezione MM6 è frutto del lockdown e dell’esigenza di lavorare in smart-working. Di fatto, una collezione che vuole far abbracciare due ambienti opposti: le mura domestiche con l’ambiente prettamente lavorativo. I capi proposti capovolgono, dunque, le regole del business. I blazer gessati vengono tagliati ai gomiti così come siamo usi vederli in video-conferenza, altezza scrivania;
– GUCCI MX
Il marchio italiano rende disponibile le collezioni MX che “si propongono di decostruire i dualismi preconcetti e mettere in discussione come questi concetti si riflettono sui nostri corpi. Esaltazione dell’espressione di sé in nome dell’uguaglianza di genere”, è scritto sul sito ufficiale. I modelli sono stati altresì trasformati in fumetto sul magazine ‘Frankestein’ dove viene raccontato il tema della fluidità di genere.