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La bizzarra stagione del teatro di Rifredi

Presentata la prima parte del cartellone della sala fiorentina, al via il 21 con un lavoro del drammaturgo Sergio Blanco

Le poltrone distanziate dai cartonati con gli animaletti antropomorfi

Una stagione teatrale divisa in due, e presentata a metà. “Bizzarra” la definisce il direttore artistico Giancarlo Mordini, aggettivo più che adatto a questi tempi di incertezza, ai quali non sfugge nemmeno il teatro di Rifredi, che comunque tra il 21 ottobre e il 3 gennaio apparecchia un cartellone stimolante. La seconda parte “è sostanzialmente pronta ma congelata in attesa di auspicabili sviluppi positivi della situazione generale” aggiunge Mordini, che non si fa scoraggiare e ha riconfermato tutti i lavoratori stagionali oltre ai dipendenti fissi del teatro. Centocinquanta i posti disponibili in sala sui 300 abituali, con il distanziamento tra le poltrone assicurato da pannelli che raffigurano animali antropomorfi, bizzarre bettoline abbigliate che si mescolano agli spettatori.

Primo appuntamento della stagione nel segno di Sergio Blanco, drammaturgo uruguaiano ormai noto in tutto il mondo che proprio il teatro fiorentino ha fatto conoscere in Italia. Il 21 ottobre si svolge una serata evento che vede in scena Carmine Maringola, protagonista e scenografo di quasi tutti gli spettacoli di Emma Dante, nella lettura scenica de “L’ira di Narciso”, uno dei testi più scabrosi e originali di Blanco. 

Carmine Maringola in scena con “L’ira di Narciso”

Si prosegue (dal 23 al 31 ottobre) con la riproposta di “Tebas Land” con Ciro Masella e Samuele Picchi, spettacolo che ha ottenuto nella scorsa stagione a Firenze, Roma e Napoli un grande successo di pubblico e le lodi unanimi della stampa. La traduzione, le scene, i costumi e la regia sono firmati  Angelo Savelli.  

Il percorso intrapreso dal Teatro di Rifredi verso la drammaturgia contemporanea prosegue (dal 4 all’8 novembre) con Rémi De Vos, drammaturgo francese considerato uno dei più interessanti autori della nuova scena europea. Presentato con successo lo scorso febbraio, “Tre rotture”, tradotto e diretto da Angelo Savelli è interpretato dall’affiatata coppia formata da Monica Bauco e Riccardo Naldini. Da tre anni ospite fissa del palcoscenico del Teatro di Rifredi,  COB-Compagnia Opus Ballet diretta fin dalla sua fondazione da Rosanna Brocanello, festeggia in questa stagione i suoi dieci anni di attività con uno speciale “Gala”(13 e 14 novembre); un viaggio nel tempo alla riscoperta di un percorso artistico che si snoda tra i linguaggi e le pratiche della danza contemporanea. 

Presentato tre anni fa come lettura scenica, diventa spettacolo  “Occidente”  che vede protagonista, oggi come allora, l’eccentrica coppia formata da Serra Yilmaz e Ciro Masella.  “Chiacchiere e canzoni” (dal 3 al 5 dicembre) è il nuovo spettacolo di Lorenzo Baglioni, il cantautore/attore ed ex professore di matematica che si è fatto conoscere al pubblico per le sue “canzoni didattiche”.  

Una fresca compagnia composta da giovani attori porta in scena “I promessi sposi ovvero: questo spettacolo non s’ha da fare”(dal 10 al 13 dicembre), una spigliata riduzione teatrale, curata da Angelo Savelli, del celeberrimo romanzo di Alessandro Manzoni che mette in luce una delle più originali, ma spesso ignorate, peculiarità del capolavoro manzoniano: l’ironia. La regia è firmata a quattro mani dallo stesso Savelli con Ciro Masella.   

Per le feste di fine anno (dal 26 dicembre al 3 gennaio) ritroviamo sul palco del Teatro di Rifredi la travolgente coppia formata da Alessandro Riccio e Gaia Nanni in “La meccanica dell’amore”  spettacolo-cult del loro repertorio, con umorismo, colpi di scena, e trasformismo. 

Per informazioni 055/422.03.61 –  www.toscanateatro.it

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