Immunodeficienze: pazienti senza immunoglobuline


Immunodeficienze: segnalata la carenza di immunoglobuline umane salvavita. Pazienti preoccupati: “Non esistono alternative”

Immunodeficienze: segnalata la carenza di immunoglobuline umane salvavita. Pazienti preoccupati: "Non esistono alternative"

“Siamo molto preoccupati per la carenza di prodotto che viene segnalata dalle aziende in relazione alla disponibilità di immunoglobuline, prodotto salvavita per i pazienti con immunodeficienze primitive”, dichiara Alessandro Segato, Presidente AIP OdV. “I nostri pazienti, affetti da deficit congeniti del sistema immunitario, sono già oggi profondamente segnati dagli impatti della pandemia in corso. Le segnalazioni di carenze di immunoglobuline, principale farmaco plasmaderivato e prodotto salvavita per i nostri pazienti, aggiungono motivi di preoccupazione ad una situazione già molto complessa”.

Le segnalazioni, da parte delle aziende produttrici di prodotti emo-plasmaderivati, di situazioni di carenza attuale e prospettica di prodotti “commerciali” pubblicate sul sito di AIFA preoccupano i pazienti con immunodeficienze primitive che non hanno alternativa terapeutica.

I prodotti da plasmalavorazione, raccolti in Italia e derivanti dal gesto volontario, solidale e non remunerato milioni di donatori italiani di sangue e plasma, tramite la quotidiana azione delle associazioni dei donatori, che non finiremo mai di ringraziare, riescono a coprire solo il 75% circa del fabbisogno. Il resto di quanto necessario, il residuo 25%, è acquistato dal servizio sanitario tramite accordi commerciali con le industrie del farmaco.

In un momento in cui, a livello globale vi è stata una significativa contrazione delle donazioni, la possibilità di accedere a forniture commerciali di prodotto è determinata sulla base di logiche di mercato, e quindi necessariamente competitive tra Paesi.

Facendo appello a tutti gli interlocutori coinvolti nel processo di approvvigionamento, “occorre fare tutto il necessario per garantire a tutti i pazienti con immunodeficienze primitiva un’adeguata copertura di prodotto attuale e prospettica”, conclude Segato. “Non avendo alternative terapeutiche, per i nostri pazienti le immunoglobuline sono un prodotto salvavita, occorre fare di tutto per garantire le forniture”.