Torna la rassegna “Dance4Gardens”. Danza, musica e performance nei parchi e ville storiche della città metropolitana fiorentina, undici artisti per tre nuove produzioni in scena a Scandicci, Lastra a Signa, Vaglia e Firenze
Da venerdì 23 ottobre torna la terza edizione di Dance4Gardens, una rassegna di danza e musica, che coinvolge giovani artisti chiamati a creare performance originali e itineranti, concepite per cortili e Ville storiche della Città metropolitana. Con la direzione artistica di Simona Bucci, Roberto Lori e Maurizia Settembri, il progetto che ha al suo attivo già due edizioni di successo si fonda sul tema della memoria, esplorata dal punto di vista personale, storico e collettivo, e declinata dai vari artisti coinvolti secondo lessici e pratiche corporee performative personali diversi, in un confronto molto vivido e stimolante. La memoria, come “cultura del ricordo”, è dovere sociale indispensabile per mantenere vive le comunità, elemento centrale nell’affermazione e nella tutela dei diritti acquisiti nell’arco della storia, ed allo stesso tempo è sorgente per nuovi pensieri inclusivi e contemporanei.
DANCE4GARDENS nasce per valorizzare e far rivivere la natura storica e identitaria dei luoghi prescelti, utilizzando i linguaggi multidisciplinari della contemporaneità, e coinvolgendo il cittadino in una riflessione attiva sulle ricchezze del territorio che attraversano il vissuto individuale e comunitario. Gli artisti in gioco (Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini, Valentina Zappa, Simona Bucci, Anna Balducci, Francoise Parlanti, Luca Campanella, Roberto Lori, Eleonora Chiocchini e Daniele Di Bonaventura) danno vita ai concept attraverso un dialogo costante con le location individuate ed i loro lavori site specific si fondono con le memorie di ciascun luogo per farne materiale scenico.
Il primo spettacolo, “MEMORIES_an archive of gestures” (23 ottobre 2020 ore 21.00, Castello dell’Acciaiolo, Via Pantin 63, Scandicci, ingresso € 5,00, e il 25 ottobre alle 12 nel parco mediceo di Villa Demidoff a Pratolino (Fi), ingresso libero) è una riflessione sull’incontro, sulla possibilità di affidarsi all’altro e riconoscersi in un punto comune presentando la propria diversità. Il lavoro è nato in seguito al progetto “Crossing the sea” (programma per l’internazionalizzazione dei giovani artisti, promosso dal MiBACT) in collaborazione con SETA Agency di Hong Kong e Er Gao Dance Production di Guangzhou (Cina). In una negoziazione con la memoria, con il suo consolidarsi e stratificarsi nei corpi, la coreografia dialoga con l’oblio, con le dinamiche di resistenza verso esso ma anche con lo spazio lasciato dal suo diritto. Un progetto di Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini, Valentina Zappa, che vede la collaborazione e co-produzione di Compagnia Simona Bucci, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Compagnia Ariella Vidach, Compagnia Korper, con il supporto di SETA Agency (Hong Kong) e il contributo dell’artista cinese Dianling Zhang.
“CADREGA” (24 ottobre alle 19 a Villa Caruso a Lastra a Signa), ideato da Simona Bucci, riunisce tre creazioni che dopo aver abitato i sotterranei del Museo di arte sacra di Certaldo, vanno in scena nelle stanze del Museo Enrico Caruso di Lastra a Signa. Anna Balducci indaga sull’idea dell’incertezza: del futuro, del cambiamento, della vita. Francoise Parlanti si spinge verso la ricerca dell’armonia e disarmonia. Dell’ideale e della disillusione. Luca Campanella e Roberto Lori presentano un primo studio sul contrasto tra la tensione spirituale e un accumulo sensoriale, l’allontanamento da un contatto con il sé genera la perdita di un essenza del vivere e quindi della sua ricerca come condizione specificamente umana.
MNESICA (29 ottobre alle 21 in Sala Vanni a Firenze) è un progetto coreografico di Roberto Lori che vede l’interpretazione delle danzatrici Eleonora Chiocchini e Francoise Parlanti, affiancate dalle musiche live di Daniele Di Bonaventura, compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista. Mnesica, parola che concerne la memoria, è il titolo scelto da Roberto Lori per la sua performance che nasce in stretta relazione con il famoso ed eclettico Daniele Di Bonaventura. Partendo da questa definizione, il coreografo attraverso la musica del bandoneon di Bonaventura, si immerge nella malinconia di suoni antichi per aprirsi ad un linguaggio unico e originale, con l’intento di dar vita ad un incontro tra la memoria delle origini e la forza creativa del rinnovamento. Il bandoneon è uno strumento del tango e della musica sacra allo stesso tempo, evoca passionalità e emotività, un cristallino equilibrio fra malinconia e riflessione. Daniele di Bonaventura esegue con estrema originalità musiche che riportano alla memoria delle origini. Gli arrangiamenti prendono la forza dal passato ma evocano mondi non ancora esplorati. E così la musica e il movimento avvolgeranno lo spettatore in un abbraccio di sonorità e gesti nati dall’ascolto reciproco e dalla collaborazione tra tutti gli artisti coinvolti.
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