Il Tribunale di Alessandria ha condannato per maltrattamento di animali e per avere tenuto un canile rifugio abusivo, la donna di Alessandria che deteneva in casa propria 101 cani tra spinoni, cani da caccia, dalmata e meticci. “Si tratta di una sentenza molto importante – ha affermato Carla Rocchi, Presidente nazionale
Enpa – perché come hanno sottolineato anche i nostri avvocati che hanno seguito la causa, per la prima volta detenere cani in condizioni incompatibili è stato riconosciuto come un vero e proprio maltrattamento di animali. Inoltre questo caso evidenzia l’importanza della collaborazione tra Asl e Associazioni che permette di intervenire tempestivamente in difesa degli animali”.
Il quadro emerso dagli atti processuali sulla storia dei 101 cani è davvero inquietante. Le testimonianze del medico veterinario della Asl che ha affermato di “non aver mai visto qualcosa di simili in vent’anni di attività” e degli altri veterinari intervenuti raccontano di uno stato di salute dei cani davvero inaccettabile: animali pieni di fistole con pus, dermatiti, zecche e quasi tutti malati di leishmaniosi. Uno dei cani era talmente magro da vederlo in trasparenza. E moltissimi sono risultati mordaci o aggressivi.