Caponetti racconta il suo esordio con l’EP “Maddai”: l’intervista al cantautore di Ascoli Piceno, nuova promessa di Carosello Records
È un tuffo in una quotidianità fatta di musica, film e viaggi l’EP d’esordio di Caponetti, una delle nuove promesse di Carosello Records, l’etichetta di Diodato e Ghemon.
Il disco s’intitola “Maddai”, un modo di dire comune che dà immediatamente il senso di quello che si ascolterà nelle cinque tracce che lo compongono, come ha raccontato lo stesso cantautore di Ascoli Piceno ai microfoni di Diregiovani (www.diregiovani.it): “È un’espressione estremamente informale e rappresenta il disco che è scritto in maniera abbastanza colloquiale”.
L’INTERVISTA ↓
Caponetti parla direttamente e senza filtri nei suoi pezzi, sempre in bilico tra malinconia e ironia. “La mia quotidianità è una delle cose che voglio sempre affrontare nelle mie canzoni – ci ha spiegato – perché la mia quotidianità potrebbe essere la quotidianità di qualcun altro e quindi c’è un particolare focus su questa cosa. Mi piace anche vedere la quotidianità degli altri perché un altro tema ricorrente dentro il disco è quello del viaggio, dello spostamento, del muoversi e vedere la vita degli altri. Quindi provare a scrivere della propria vita anche in relazione a quella che vedi intorno a te è per me fonte di ispirazione”.
“Maddai”, prodotto nella maggior parte dei brani da Katoo (producer di Mahmood, Tommaso Paradiso e molti altri), è stato anticipato dai singoli “Google Maps” – uscito ad aprile in piena quarantena – “Ascoli FC” e dalla title track, l’ultimo estratto in ordine cronologico.
Il lockdown “ha influito, anche in maniera involontaria, su quella che è stata l’uscita del disco. Ha anche influito in maniera artistica perché durante la quarantena sono riuscito a scrivere diverse cose con un taglio completamente diverso. Gli effetti li vedremo fra un po’ di mesi con le prossime pubblicazioni”.
“Maddai” sembra essere, così, solo un assaggio di quello che Caponetti ha realizzato in questo 2020.