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Mutui: aumenta l’importo medio richiesto

Secondo un'analisi di Facile.it 1 domanda di mutuo su 3 è per un variabile con cap, percentuale notevole visto che fino a pochi mesi fa 9 su 10 puntavano al fisso

Mercato immobiliare: secondo l’ultima analisi dell’Osservatorio MutuiOnline.it aumenta l’importo medio richiesto dei mutui (131.783 Euro)

L’attività sul mercato immobiliare non si è fermata durante il periodo delle vacanze estive. Anzi a settembre, con il ritorno delle banche a pieno regime, ha avuto un nuovo impulsoNel mese di settembre registra un lieve incremento dell’importo medio richiesto dai mutuatari: salito a 131.783 euroin rialzo dello 0,5% dai 131.166 di media del secondo trimestre di quest’anno. Anche se resta distante il picco record (138.516 euro) raggiunto nel secondo trimestre 2019, si tratta comunque del primo aumento dopo ben tre trimestri consecutivi in costante ribasso.

Incoraggiante il trend rispetto al 2019

Dal grafico storico di Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it emerge che il dato segnato in questa prima parte dell’anno dall’importo medio delle richieste di mutui è inferiore dell’1,3% (131.811 euro la media tra gennaio e settembre) rispetto a quanto registrato nell’intero 2019. Una performance che può essere comunque ritenuta incoraggiante, tenuto conto che lo scorso anno il mercato ha avuto due fattori a suo favore non di poco conto. Il primo è sicuramente il fatto che non è stato funestato da alcuna pandemia, né dalle ripercussioni che questa ha avuto sulla redditività delle famiglie. Il secondo elemento è stata la caduta ai minimi storici dei tassi di interesse.

L’andamento favorevole dei tassi di interesse

Alla base delle richieste di finanziamento per l’acquisto di case c’è proprio l’andamento favorevole dei tassi di interesse che, dopo un estemporaneo e limitato sprint in agosto, hanno ripreso la strada del ribasso sino ad appoggiarsi sui nuovi minimi assoluti. La tabella di Osservatorio Mutui mostra che a settembre la media del tasso variabile applicato ai finanziamenti a 20-30 anni è scesa a 0,75% (0,77% nel mese precedente) e quella del fisso, cui nel trimestre a settembre hanno fatto ricorso quasi il 90% dei mutuatari, si è portata allo 0,80% (da 0,90%). La serie storica annuale rivela che la media consolidata finora nel 2020 di entrambi i tassi di interesse è ai minimi storici: rispettivamente a 0,78% e 0,88%.

Incoraggiante lo scenario disegnato dalla Bce

Allo stesso modo gli indici utilizzati dalle banche come riferimento per calcolare i tassi da applicare sui mutui sono indicati ai minimi storici: dall’Euribor a un mese (-0,52%) a tre mesi (-0,49%) all’Eurirs a dieci (-0,20%), a venti (+0,04%) e a trenta anni (+0,01%). Gli investitori che stanno pensando di compare casa in questo momento sono rasserenati anche dalla prospettiva che il quadro dei tassi continuerà a essere favorevole a lungo. La Presidente della Bce, Christine Lagarde, ha affermato che l’Istituto è pronto a varare nuove misure di stimolo, che potrebbero includere anche il taglio dei tassi ulteriormente al di sotto della soglia dello zero attorno al quale ora si attestano.

Prima e seconda casa: aumentano le richieste di mutui

L’Osservatorio Mutui mette in rilievo altri segnali sul vivace momento attraversato dal mercato immobiliare: nell’ultimo trimestre le richieste di finanziamento hanno avuto come finalità l’acquisto della prima casa per il 45,2% del totale, in aumento dal 42,4% nel secondo trimestre. Trend rafforzato da un altro dato: i mutui richiesti per l’acquisto della seconda casa sono aumentati al 6,3% del totale dal 4,5% del periodo maggio-giugno. Stabili le richieste di finanziamento per la ristrutturazione o costruzione di immobili, mentre le domande che hanno avuto come finalità sostituzione e surroghe hanno corretto al 46,2% dal 50,5% del secondo trimestre.

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