La visita ginecologica: dal colloquio informativo all’ispezione esterna e interna dei genitali, ecco cosa c’è da sapere
Tra le tappe importanti della vita di una donna certamente bisogna citare la visita ginecologica. Solitamente durante l’adolescenza si inizia a parlare della prima visita, dei primi consulti e controlli, cui ci si approccia da sole o accompagnate da un’altra donna, la madre, un’amica.
La visita ginecologica è un esame specialistico che permette di valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile. Questo appuntamento è estremamente importante per ogni donna, sin dalla pubertà, nonché un momento di prevenzione dei tumori femminili e di altre patologie degli organi riproduttivi. Tale visita è solitamente preceduta da un colloquio informativo, durante il quale il medico raccoglie le informazioni anamnestiche (allergie, malattie ricorrenti, assunzione di farmaci, interventi chirurgici pregressi), sul ciclo mestruale.
In questa fase è possibile manifestare eventuali dubbi e perplessità, o parlare di un piano anticoncezionale. Dopodiciò il medico spiega passo dopo passo le tappe dell’esame e ci si prepara alla visita.
Tale esame consente di: valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile (interno ed esterno); diagnosticare o escludere la presenza di patologie; pianificare un trattamento.
Per eseguirlo la paziente si accomoda sul lettino ginecologico, dove il medico procede con l’ispezione esterna dei genitali, a cui segue il controllo interno (esame con lo speculum, esplorazione vaginale e palpazione bimanuale). Il ginecologo inizia con l’ispezione degli organi genitali esterni, per verificare che non ci siano anomalie o infiammazioni. Se la paziente nutre dubbi o domande riguardo l’aspetto della vagina, si può superare l’imbarazzo e chiedere: il medico in questione ha anche il compito di tranquillizzare ed aiutare a vivere meglio il rapporto con il proprio corpo.
Si procede poi con i genitali interni per valutare l’anatomia di utero e ovaie e individuare eventuali zone dolenti (o la presenza di cisti per esempio) e, con l’uso dello speculum, un piccolo divaricatore è possibile osservare il collo dell’utero e verificarne l’integrità.
Tale visita è importante anche nell’ottica della promozione e della prevenzione della salute riproduttiva della donna e della coppia. Ultimata la visita si conclude nuovamente alla scrivania, per un ultimo momento dialogico in cui il medico riporta cosa ha notato durante la visita clinica, eventuali tarapie da seguire, analisi o esami aggiuntivi da eseguire.
Lo sapevi che…
Secondo una ricerca, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), più del 60 percento delle donne si depilano le parti intime regolarmente, perciò anche per la visita saranno depilate. Dato trascurabile questo per un medico, l’’unico caso in cui è importante rimuovere i peli pubici è un’operazione chirurgica.
Da un articolo Ansa del Maggio 2019 emerge che per la Cassazione, ogni volta che il ginecologo visita, deve chiedere il consenso “prima di procedere al compimento di atti incidenti sulla sfera di autodeterminazione della libertà sessuale”. Si tratta di un “obbligo giuridico”, ignorarlo è un reato penale.