Zuccatelli, neo commissario alla sanità in Calabria, già incaricato per le province di Cosenza e Catanzaro, nominato in fretta dal Consiglio dei Ministri, strappa il posto di Cotticelli. Lo desiderava da tempo
La Calabria insorge: “Senza Sanità volete annientarci”. Dopo ciò che si è sentito dal commissario dimissionario Cotticelli, attraverso la trasmissione di Titolo V su Rai 3 che non sapeva di essere lui a predisporre il piano Covid per la Regione Calabria, il popolo insorge.
Certo, che un altro commissariamento per la sanità calabrese non ci voleva. Visto come in queste ultime ore il Covid 19 si sta facendo sentire, ma non da divenire rosso. Magari solo per la vergogna. Perché la sanità in Calabria è un colabrodo. Forte del sole e del mare?? Forse ! E’ stata proprio l’intervista fatta al commissario Cotticelli su Rai 3 che ha scatenato il pandemonio. Ci sono dentro gravi responsabilità di omissione di controllo da parte dei ministri competenti soprattutto Economia e Salute. Indignato il premier Conte ha pensato di placare gli animi cercando nell’immediato, di rattoppare lo squarcio sulla fiducia politica, forse anche istituzionale, regalando alla Calabria un nuovo commissario, si fa per dire, il dottor Zuccatelli.
Da Cotticelli a Zuccatelli è un passo
Un altro incompetente, prende il posto del generale Saverio Cotticelli che non sapeva di gestire il piano covid. E’conosciuto per le sue incursioni trasgressive e la gestione commissariale di Cosenza e Catanzaro Giuseppe Zuccatelli, che, intanto è affetto dal virus ed è in isolamento. In quarantena potrà lavorare? Forse con qualche miracolo. Un personaggio atipico. C’è ancora chi lo ricorda quando dichiarava che “la mascherina non serve, non serve ad un c..o!” e ancora “per beccare il virus non si becca a distanza, se io fossi positivo devi baciarmi per 15 minuti in bocca…”. Un’illuminato? No, solo amico del ministro, nelle file di Leu. Che si mettano d’accordo, mascherina si o no? Infatti, oggi, il neo commissario invece fa marcia indietro e invita alla mascherina e distanziamento fisico.
Ma perché lo Stato manda commissari in Calabria? Solo per tagliare assistenza ridurre o soccorrere i calabresi? Come? Tutto per sanare i deficit, ma quanto è grande questo ammanco? Dovuto senza dubbio ai vari commissariamenti che hanno dato troppo retta alla sanità privata? La Calabria ha diritto di chiedere i danni allo Stato? Un ripianamento del risarcimento dei danni fatti per le rovine causate. Insomma, sceneggiate la Calabria ne sta vedendo parecchie, certamente a danno dei calabresi. Possibile che ciò che è stato di dominio pubblico come lo scandalo di Villa Torano, La Rsa del boss Claudio Parente, ma anche centri come quello di don Pierino Citrigno, di cui Zuccatelli essendo il commissario per Catanzaro e Cosenza riusciva a schiacciare l’occhio per farsi amici nonostante i provvedimenti tutto tace? Almeno avesse avuto competenze, anzi, lo scandalo dei tamponi in frigo ha chiuso il cerchio.
Per il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro Zuccatelli non ha i titoli
Il consigliere della lega Pietro Molinaro (nella foto accanto),in un comunicato scrive: “Pretendo che in Calabria si applichino le leggi dello stato italiano non quelle di casa Speranza, Ministro della sanità, collega di partito del dott. Zuccatelli. Tra le leggi dello stato italiano c’è il decreto legislativo 4 agosto 2016, n.171 che ha istituito l’Elenco nazionale idonei all’incarico di direttore generale Enti del Servizio Sanitario Nazionale.
La crisi Sanità in Calabria risale a tempi lontani, dove i profittatori reclamavano sempre di più, pensare che i flussi del 2019 -2020 caricati dalle aziende della regione non erano stati mandati al Ministero. Allora? Un ammanco di 100 milioni in barba ad un diritto che non c’è: la salute. In Calabria si muore d’ingiustizia. Forse è tempo che la politica si assuma le proprie responsabilità.