Emergenza Covid: Federmoda Italia lancia una campagna per i negozi in crisi. Vendite dimezzate e oltre 20mila rischiano di chiudere
Federmoda Italia ha lanciato la campagna “Non siamo fantasmi”: a causa della pandemia di Covid-19, 115mila negozi hanno subito un drastico calo delle vendite di oltre il 50% e con le ultime restrizioni dei Dpcm è prevista una perdita di 20 miliardi di euro di consumi nel solo dettaglio moda a fine anno.
Questo potrebbe portare alla chiusura definitiva di 20mila negozi in Italia e la conseguente ricaduta sull’occupazione per oltre 50mila addetti. «Però siamo fantasmi – lamentano da Federazione Moda Italia-Confcommercio – nel senso che le istituzioni non si accorgono dei gravi danni subiti dai negozi di moda, che vivono di collezioni stagionali e hanno investito ingenti capitali in prodotti che rischiano di restare fermi sugli scaffali».
Federmoda, spiega Garantitaly, enuclea anche una serie di richieste, con destinatario l’esecutivo: contributi a fondo perduto, liquidità dalle banche, credito d’imposta per gli affitti, condono tombale sui versamenti tributari e contributivi, detassazione o rottamazione dei magazzini, sospensione dei mutui e dei leasing bancari e prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021.
“La crisi si fa ogni giorno più grave, ma i decreti che si susseguono non fanno menzione di noi. Hanno interrotto le cerimonie, ma nulla è stato previsto per sostenere i negozianti specializzati nelle vendite di capi eleganti. Hanno sospeso molte attività sportive, ma i negozi di abbigliamento sportivo per ora non hanno alcun diritto ad un risarcimento. I flussi turistici si sono drasticamente ridotti e abbiamo sofferto moltissimo la mancanza degli stranieri, che amano acquistare prodotti Made in Italy. Se a questo ci si aggiunge il timore per il futuro, si capisce bene come uno dei primi settori di consumo sacrificati sia stato proprio il nostro” afferma Federica Grassini, presidente di Federmoda Toscana.