Artisti al fianco dei lavoratori dello spettacolo: nasce il fondo Scena Unita. L’iniziativa collettiva ha già permesso di raccogliere 2 milioni di euro
“È quasi un atto dovuto da parte degli artisti”, ha detto Fedez. Nasce dalla sua iniziativa e dalla collaborazione di oltre settanta volti noti ‘Scena Unita – per i lavoratori della musica e dello spettacolo’, il fondo creato per sostenere tutte le professionalità del mondo dell’intrattenimento, in difficoltà dall’inizio dell’emergenza Coronavirus.
Un aiuto concreto che permetterà di fornire per il 50% aiuti diretti ai lavoratori, il 25% di quanto raccolto sarà dedicato ad attività formative e il restante 25% sarà investito in progetti per far ripartire il settore con nuove occasioni di lavoro.
‘Scena unita’, patrocinata dal ministero dei Beni Culturali e il Turismo, porta, quindi, una svolta e pone sul tavolo il suo primo successo. Come ha anticipato Fedez nell’ultima puntata di X Factor dove è stato ospite e come ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, sono già 2 milioni gli euro raccolti. Una cifra importante che arriva anche grazie al supporto dei due main sponsor, Amazon Prime Video e Intesa SanPaolo. Il primo ha donato 1 milione di euro, il secondo 250mila euro.
I soldi verranno gestiti da La Musica che Gira e Music Innovation Hub insieme al Cesvi, organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, che predisporrà una serie di bandi per poter mettere in contatto i lavoratori con questa iniziativa.
Gli artisti
Parte fondamentale di ‘Scena Unita’ sono, però, gli artisti e non solo Fedez, come ha rimarcato lo stesso rapper: “È un’iniziativa di gruppo, è fondamentale raccontarla come un atto collettivo, un’opera di coesione vera. È simbolico vedere gli artisti che escono dalle loro torri d’avorio e si rimboccano le maniche”.
Tutti hanno dato un contributo anche monetario. E la lista di partecipanti è lunghissima: Achille Lauro, Eugenio in Via Di Gioia, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Il Volo, Shade, Giovanni Caccamo, Ermal Meta, Arisa, Baby K, Beba, Manuel Agnelli, Mahmood, Gemitaiz, MadMan, Emma Marrone e Motta. E ancora: Mannarino, tha Supreme, Myss Keta, Levante, Lo Stato Sociale, Carl Brave, Caparezza, Calcutta, Brunori Sas, Coez, Annalisa, Alessandra Amoroso, Claudio Baglioni e Federica Carta. Tra i nomi anche: Ghali, Lazza, Cara, Boro Boro, Gaia Gozzi, Giorgio Poi, Gio Evan, Gigi D’Alessio, Tommaso Paradiso, Dardust, Niccolò Fabi, J-Ax, Leon Faun, Michele Bravi, Nitro e Pinguini Tattici Nucleari. Hanno aderito anche personaggi non strettamente legati alla musica come: Maria De Filippi, Chiara Ferragni, Michelle Hunziker, Fiorello, Carlo Verdone e Paolo Bonolis.
Nella lista, infine, anche aziende ed etichette discografiche: da Live Nation a Fimi, da Bomba Dischi a Dna Concerti, da Friends&Partners a Fendi. Poi, Sony Music Entertainment, Warner Music e Universal Music Italy. Tutti uniti, ha sottolineato Fedez,“Volevamo recuperare più soldi possibili per quei lavoratori che permettono a noi stessi di fare quello che facciamo”.
D’altronde, come ha aggiunto Gianni Morandi, “le parole non bastano”, bisogna fare. Obiettivo principale, come hanno sottolineato Gianna Nannini e Achille Lauro, è “non lasciare indietro nessuno”.
Un settore da rifondare
‘Scena Unita’ è solo, però, l’inizio di quella che deve essere una riforma dell’intero settore. Il progetto permetterà anche una precisa mappatura di tutte le professionalità affinché il loro lavoro venga regolato alla stregua di tanti altri. A tal proposito, è stato aperto un tavolo tecnico con il ministro Dario Franceschini e presto ne seguiranno altri.
“C’è un’economia prodotta notevole e un’economia indotta da tutto questo sistema che spesso si sottovaluta”, ha detto Manuel Agnelli. Il giudice di X Factor. “Se non ci fosse stata la seconda ondata a settembre- ha spiegato Agnelli- avremmo incontrato le istituzioni per gli Stati generali della musica. Sono stati rimandati. Ma prima o poi si faranno. Vogliamo andare fino in fondo al percorso di riforma della musica iniziato già qualche anno fa“. Un percorso di ampio respiro, come ha aggiunto Fedez: “Faremo sì che il fuoco rimanga sempre vivo. Anche quando l’emergenza sarà finita”.
Come contribuire in prima persona
Chiunque, però, potrà contribuire alla causa donando attraverso la piattaforme di crowdfunding ForFunding.it messa a disposizione da Intesa SanPaolo.
I clienti della banca, tramite gli oltre 7.000 sportelli ATM di Intesa Sanpaolo, come spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) potranno anche donare 1 euro al progetto in modo rapido, intuitivo e sicuro durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto ‘Scena Unita’.