Dalla Marmolada ai Casoni di Caorle: in tempo di pandemia da Covid-19 i viaggi si fanno online. Ecco 7 mete turistiche imperdibili
Viaggiare? Al momento è impossibile. Ecco perchè anche gli amanti dei viaggi (e magari della fotografia) in questa era di pandemia – tra lockdown e autocertificazioni– non possono far altro che trasformare la passione per l’avventura in tour virtuali, spulciando la rete a caccia di spunti e future destinazioni.
Ecco allora, dalla Marmolada ai Casoni di Caorle, una carrellata di sette bellezze naturali tra Veneto, Alto Adige e Piemonte, dove abbondano i parchi naturali e i luoghi, tra storia e cultura, che si sono meritati magari il riconoscimento di bellezza tutelata come patrimonio dell’Unesco. Si tratta di posti, spiega la Dire (www.dire.it), che si possono scoprire attraverso semplici escursioni a piedi, in barca o in funivia, dal mare fino agli oltre 3.000 metri delle Dolomiti. Luoghi in cui viaggiare (per ora) solo con la mente e un pc, aspettando di programmare la prossima vacanza.
LA VETTA DELLA MARMOLADA
Uno dei più spettacolari panorami delle Dolomiti si può osservare dalla terrazza panoramica di Punta Rocca a 3.265 metri di quota sulla Marmolada: l’unico punto dove è possibile ammirare tutti e nove i sistemi del gruppo montuoso dolomitico, Patrimonio naturale dell’umanità Unesco. Con parapetti in vetro e accessibile anche a chi presenta disabilità grazie a un ascensore panoramico che sale direttamente dalla stazione di arrivo della funivia, la terrazza di Punta Rocca è raggiungibile con l’impianto Marmolada – Move To The Top che in 12 minuti porta sulla vetta della Marmolada, la più alta delle Dolomiti. Da non perdere: Alba dalla Regina, una serie di appuntamenti che sia d’estate che d’inverno permettono di osservare il sorgere del sole dal tetto delle Dolomiti.
LAGO PO’ DRUSCIÉ A CORTINA
Un bacino artificiale dalla singolare forma di cuore e dalle acque azzurre, incastonato nel verde dei boschi di Cortina d’Ampezzo: per scorgere il fascino di questo specchio d’acqua, l’ideale è il colpo d’occhio dall’alto, quindi dalla funivia Tofana – Freccia nel Cielo. Il tratto dell’impianto che da Col Drusciè (1778 metri) porta a Ra Valles (2475 metri) regala infatti uno scorcio singolare sul Lago Po’ Druscié. Si può raggiungere anche a piedi con una semplice escursione da Col Druscié, la stazione a monte della nuova cabinovia Tofana-Freccia nel Cielo: una volta usciti dalla stazione va imboccato il sentiero che scende verso Pié Tofana, percorrendolo fino all’incrocio con il sentiero numero 410 che prosegue passando proprio a fianco del Lago Po’ Druscié; continuando si raggiunge anche il vicino Lago Ghedina.
FONTI, CASCATE E LAGHI IN VALLE AURINA
Con la sua forma curvilinea che ricorda un serpente, il biotopo naturale Wieser Werfer, situato a Casere in Valle Aurina, svela un paesaggio particolare e unico nel suo genere. Una scenografica torbiera compresa nei 31.320 ettari del Parco naturale Vedrette di Ries Aurina, vero e proprio polmone verde dove godere di una grande varietà di fauna, flora e minerali. Il biotopo rappresenta un aspetto peculiare del territorio della Valle Aurina, l’acqua: in questa ragione ai piedi della Vetta d’Italia, che ospita il punto più a Nord del territorio italiano, si trovano 120 fonti di acqua purissima, 10 cascate e 35 laghi di montagna. Per poter apprezzare questo luogo dalla località di Casere è possibile intraprendere un’escursione di circa un’ora e mezza alla portata di tutti: si segue il percorso numero 15 che giunge alla malga Hochwieser (2.025 metri), continuando poi sul tracciato per arrivare finalmente al biotopo Wieser Werfer.
IL PANORAMA DALLO ‘SHUTTER’ DI LUMEN
Una grande vetrata panoramica che ricorda l’otturatore di una macchina fotografica da cui si scorge uno dei più bei panorami delle Alpi Altoatesine: è lo “shutter” di Lumen, innovativo museo dedicato alla fotografia di montagna sulla cima di Plan de Corones (2.275 metri). La particolare apertura sulla parete si apre e si chiude, divenendo sia schermo in cui viene proiettato un filmato dedicato alla montagna, che cornice di una magnifica vista delle Dolomiti.
Ricavata dal vecchio ingresso della funivia, nella vecchia stazione a monte di Plan de Corones, struttura da cui si è sviluppato l’intero progetto del museo, rappresenta l’apice di una combinazione tra tecnologia, arte e natura che contraddistingue il progetto sostenibile di un museo che valorizza l’identità culturale del terriorio in 1800 metri quadrati di spazio espositivo.
BAITE E FIENILI NEL VILLAGGIO DI MALGA FANE
Sembra un paesaggio da cartolina il villaggio alpino di Malga Fane, che si trova nascosto nella località di Valles, nell’area vacanze Rio Pusteria in Alto Adige, ai piedi delle montagne di Fundres. Unico nel suo genere, a 1.739 metri di altitudine, è un singolare agglomerato di baite e fienili con una piccola chiesa e tre rifugi contraddistinti dall’originalità di un’architettura che riporta a un tempo passato.
Risalente all’epoca del Medioevo e incastonato tra i verdi pascoli di Rio Pusteria, è un luogo dedicato ai nostalgici di altre epoche e si può raggiungere attraverso tre sentieri: un percorso nel bosco con partenza dal parcheggio situato in fondo alla valle, l’itinerario didattico del Sentiero del Latte o l’Alta Via di Valles.
IL BOSCO DEI PENSIERI AL VILLAGGIO FONTANAFREDDA
Un’area verde di 13 ettari nel cuore delle Langhe patrimonio mondiale dell’Unesco punteggiata da oltre 40 mila piante, tra vigneti, alberi secolari e noccioleti. Un percorso meditativo in 12 tappe – arricchito da aforismi d’autore, informazioni sulla flora e fauna locale e immagini – che conduce fino alle colline del Barolo. Il Bosco dei Pensieri a Serralunga d’Alba si può visitare con due itinerari da intraprendere a piedi, da 20 a 45 minuti, per ammirare scorci dal fascino misterioso e magico, da paesaggi collinari fino al sottobosco per poi terminare la passeggiata al Lago dei cigni del Villaggio Fontanafredda. Un tempo tenuta del Re Vittorio Emanuele II, il Villaggio oggi vanta l’ultimo bosco rimasto intatto della Bassa Langa, nonché cantine tra le più belle del mondo, 160 anni di storia, alta ristorazione e ospitalità stellata, inoltre aperto tutto l’anno permette al visitatore di immergersi nel Baosco dei Pensieri e contemplarne la poesia in qualsiasi momento.
I CASONI DI CAORLE
Particolari strutture immerse nella laguna di Caorle che offrono al visitatore una visione fuori dal tempo, i Casoni sono le antiche abitazioni delle famiglie di pescatori realizzate in legno e canna palustre che conservano la memoria di una millenaria tradizione per la pesca. Luoghi frequentati anche da Ernest Hemingway e visibili ancora oggi, i Casoni possono essere ammirati sia in sella – grazie agli itinerari ciclabili che percorrono il litorale, collegando l’entroterra lagunare al mare – sia in barca, navigando alcuni canali lagunari che regalo una prospettiva diversa e singolare. Rappresentano uno scorcio imperdibile di Carole, località annoverata tra i Borghi storici marinari – Gioielli d’Italia, meta dell’Alto Adriatico che si compone di panorami diversi: dal centro storico con le sue case colorate, le calli e campielli proprio in riva la mare, fino alla natura incontaminata della laguna, un’area naturalistica di grande importanza per la flora e la fauna che ospita.