La Scozia fa la storia: è la prima nazione al mondo a fornire assorbenti gratis. Il Parlamento di Edimburgo ha votato all’unanimità la legge
Se sei una donna e ti trovi in Scozia non dovrai più pagare assorbenti: il Paese più a nord del Regno Unito è la prima nazione al mondo a fornirli gratuitamente. Questa notizia, dalla portata storica e quasi rivoluzionaria, è arrivata proprio ieri 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il Parlamento di Edimburgo, spiega la Dire (www.dire.it) ha votato all’unanimità la legge ‘The Period Products (Free Provision)( Scotland) Bill’, portata avanti dalla laburista Monica Lennon. Viene quindi introdotto un diritto legale di accesso che vincola legalmente le autorità a rendere disponibili, senza costi, i prodotti per il ciclo femminile “a chiunque ne abbia bisogno”. Tali misure hanno lo scopo di porre fine al ‘period poverty’ e cioè la condizione di molte ragazze e donne che, a causa di un’impossibilità economica, non possono permettersi di acquistare gli appositi dispositivi sanitari per il proprio periodo mestruale.
Legge sugli assorbenti, obiettivo per la parità di genere
Un tema, quello dell’equità e della disparità sociale delle mestruazioni, diventato urgente, grazie soprattutto al lavoro di molte attiviste che lo hanno presentato all’attenzione dei governi più accorti rispetto al futuro. In realtà, nel 2015 le Nazioni Unite avevano già fissato quale quinto ‘Obiettivo di sviluppo sostenibile’ dell’Agenda 2030 la parità di genere, sottolineando l’importanza della necessità di smettere di considerare il ciclo femminile un tabù e invece favorire l’accesso a prodotti sanitari di qualità e a basso costo. Due anni fa la Scozia si era cominciata a muovere in questo senso, fornendo prodotti sanitari gratuiti per le scuole, per i college e le università, attraverso un programma del governo. Il Galles e l’Inghilterra avevano seguito le sue orme nel 2019 con programmi simili per le scuole. “La nuova legge scozzese si basa sulla risoluzione precedente – si legge sul ‘New York Times – introducendo un diritto legale di accesso gratuito a tamponi e assorbenti nelle scuole, college, università e in tutti gli altri edifici pubblici”. Inoltre, il problema, secondo i creatori del disegno di legge, non è solo il costo, ma è legato anche a circostanze come la povertà, alle relazioni violente e ad alcune condizioni di salute. Da non sottovalutare, poi, le difficoltà incontrate dalle persone transgender.
Assorbenti, le difficoltà di reperirli durante la pandemia
Quest’anno la situazione si è aggravata ulteriormente a causa della pandemia: uno studio del ‘Plan International UK’ riporta che per circa un terzo delle bambine e delle donne tra i 14 e i 21 anni è stato complicato accedere ai prodotti in questione durante il primo lockdown. “Più della metà delle ragazze (il 54%) ha usato la carta igienica come alternativa ai prodotti per il ciclo. Ma neanche questa è stata sempre un’opzione, poiché una ragazza su cinque (il 20%) ha dichiarato che le proprie mestruazioni sono state più complesse da gestire a causa della mancanza di carta igienica disponibile”. In più, con la chiusura delle scuole e dei centri giovanili, “molte sono rimaste senza sapere a chi rivolgersi”.
Nicola Sturgeon, la Premier scozzese, ha scritto in un tweet di “essere orgogliosa di votare per questa legge e si è complimentata con Monica Lennon, che stava lavorando alla proposta dal 2016″. Dal canto suo, la Lennon prima della votazione, aveva dichiarato al ‘The Scotsman’: “Una volta assicurato a tutti l’accesso ai prodotti per il ciclo mestruale, i nostri prossimi passi devono essere garantire che la salute delle donne in generale rimanga in cima all’agenda politica in Scozia e che mettiamo fine a tutti gli stigma sulle mestruazioni”. In Italia gli assorbenti sono ancora tassati al 22%. Nel novembre 2019 è stato annunciato che l’IVA sarebbe stata abbassata al 5 %, ma solo per quelli biodegradabili.