Sfashion-Net.it è la nuova vetrina online per le microimprese del settore moda: il portale è dedicato ad artigiani e piccole aziende
Si chiama “Sfashion-Net.it” ed è un portale web che vuole creare una rete di brand, aziende e artigiani che operano tenendo conto dell’ambiente e che creano prodotti di alta qualità fatti per durare nel tempo.
Una moda ‘critica’ fatta di produzioni indipendenti per ripensare il ‘sistema moda’ secondo parametri di responsabilità ambientale e sociale. Le ideatrici del progetto sono la toscana Marina Savarese e le milanesi Guya Manzoni e Valeria Santarelli che hanno dichiarato: «Quello che ci spinge è l’amore per il mondo della moda che è stato depredato della bellezza e della poesia; la fiducia nelle relazioni umane, nella collaborazione e nell’unione che fa la forza; la voglia di ripensare un sistema obsoleto, autoreferenziale ed elitario e dare voce ad attori che troppo spesso rimangono fuori scena, ma che ne rappresentano il tessuto unico, innovativo».
La piattaforma, spiega Garantitaly, ha due tipologie di utenti: il consumatore finale che a volte si trova in difficoltà a reperire prodotti alternativi ed in questo senso Sfashion svolge il ruolo di ‘vetrina’, ma senza e-commerce perché il rapporto col venditore sia il più possibile diretto. Dall’altra parte offre servizi ai brand che hanno bisogno di comunicazione o di altre funzionalità.
La rete di Sfashion-net.it contiene già 70 brand e altri 30 sono in attesa di essere accettati. Per entrare in Sfashion-Net.it basta riempire online un semplice questionario sulla base del quale verrà valutata la coerenza del candidato agli obiettivi del sito. «Noi – spiegano le fondatrici – sosteniamo le partite Iva e le imprese non gli hobbisti perché vogliamo promuovere aziende che seppur piccole vogliono sopravvivere e portare avanti il loro lavoro in maniera professionale. La forza del progetto è proprio la selezione accurata che noi facciamo. Noi parliamo e conosciamo personalmente tutti i brand che sono nel portale, altrimenti la rete non serve, diventa solo un contenitore vuoto».