La patologia da gioco d’azzardo interessa un milione e mezzo di persone, l’allarme di Avviso Pubblico: urge un taglio immediato alle slot-machine
“L’attuale sistema statale è ancora imprigionato tra la salvaguardia del comparto economico e la necessità di tutelare la salute dei cittadini. La patologia da gioco d’azzardo ha toccato negli ultimi cinque anni il milione e mezzo di persone, ossia il 3% della popolazione maggiorenne italiana. Per questo dobbiamo subito ridurre significativamente le slot machine e Vlt”. È l’appello che Claudio Forleo, giornalista di ‘Avviso Pubblico’, rete di enti locali che promuove la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, fa in occasione della rassegna ‘Narrare le mafie 2020’, ciclo di incontri online promossi dal Comune di Bologna (socio di ‘Avviso pubblico’) sul legame tra mafie e attuale emergenza sanitaria.
DURANTE IL LOCKDOWN MOLTI ‘GIOCATORI’ SONO ENTRATI IN CRISI
Anche se, come riferito in questi giorni dall’Agenzia dei Monopoli, “durante il lockdown, con la chiusura dei luoghi fisici di gioco e la sospensione di estrazioni e scommesse, vi è stata una forte contrazione della raccolta derivante dal comparto”, è innegabile secondo Forleo che “la liberalizzazione e l’esplosione del gioco nel nostro Paese, hanno portato a pesantissime ricadute, soprattutto a livello patologico. Persone che, per garantirsi la loro ‘dose’ giornaliera d’azzardo, hanno commesso anche gravi reati”. Da qui, l’appello alle istituzioni per ridurre nettamente slot e videolottery (attualmente se ne contano 320.000), e per una maggior formazione e informazione sul tema, anche a partire dagli istituti scolastici: “È mancata in questi anni- continua Forleo- una corretta informazione sulla ‘bolla azzardo’”.
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LINEE GUIDA PER DISTINGUERE IL LEGALE DALL’ILLEGALE
Le persone, ad esempio, sanno “banalmente distinguere un sito di gioco legale da uno illegale? È molto semplice: basta andare sul sito dei Monopoli alla sezione ‘Contrasto all’illegalità’, e si può trovare l’elenco dei concessionari di giochi pubblici autorizzati”, segnala Forleo. Inoltre, ‘Avviso Pubblico’ ha diffuso un piccolo vademecum sul gioco d’azzardo online, che oggi copre un terzo di tutte le giocate. Insomma, occorre ‘spingere’ in un’ottica di prevenzione, educazione e corretta informazione, anche verso i più giovani, proprio perché “Il gioco online- sostiene Forleo- ha abbattuto ancor di più la barriera fra legalità e illegalità, permettendo di far giocare anche i più piccoli, con un’età più bassa della soglia consentita”. Il che “non vuol dire demonizzare il gioco d’azzardo, ma ripensare l’equilibrio, mai realizzato, tra salute e economia”.
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