Il collutorio è inutile contro l’infezione da Covid-19: è stato testato in laboratorio solo su un virus responsabile del raffreddore
Nella ricerca di rimedi vecchi e nuovi contro il COVID-19 si parla ancora della possibilità che il collutorio sia utile contro il virus. Una teoria frutto dei risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato sul Journal of Medical Virology a luglio di quest’anno. In realtà i test di laboratorio sono stati condotti su uno dei virus responsabili del comune raffreddore, anch’esso un Coronavirus, e i ricercatori stessi sono stati cauti nel rilasciare dei commenti in proposito, dichiarando al New York Times che leggendo i risultati della ricerca si “potrebbe aggiungere un ulteriore livello di protezione”.
Inoltre, il test è stato condotto in condizioni ben diverse da quelle reali, in vivo. E servono studi sull’uomo, e possibilmente riguardanti il SARS-CoV-2, per poter arrivare a conclusioni. A precisarlo è Giada Savini, in una scheda di “Dottore… ma è vero che?”, il sito anti-bufale della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Sulla possibilità che il collutorio sia utile contro il COVID-19, cosa ha scoperto la ricerca? Craig Meyers, del Pennsylvania State College of Medicine, e colleghi hanno analizzato il Coronavirus umano 229E, molto comune e ben noto per essere una delle principali cause del raffreddore, e lo hanno trattato con diversi tipi di collutorio e di spray per i lavaggi nasali.
“I ricercatori – spiegano i dottori anti-fake news – hanno quindi trattato in laboratorio un Coronavirus molto comune, che può avere una struttura simile a quella del SARS-CoV-2 ma non necessariamente ha altre caratteristiche simili”. Inoltre i test sono stati condotti da Meyers e colleghi in laboratorio, all’esterno di un organismo (ovvero in vitro), ‘inondando’ con le suddette soluzioni chimiche alcune cellule epatiche umane in cui era presente il Coronavirus 229E. Da questi test è emerso che oltre il 90% dei virus diventava inattivo dopo il trattamento poiché veniva distrutto l’involucro protettivo che contiene il virus, più o meno come accade con l’alcol, e ciò impediva ai virus di replicarsi o di infettare altre cellule”.
L’esperimento è stato condotto in laboratorio, ambiente molto diverso dalla bocca: il primo è un ambiente controllato, il secondo no. I risultati quindi hanno un valore limitato, secondo gli esperti consultati dal New York Times. Nulla dovrebbe essere considerato conclusivo “a meno che non vengano eseguiti studi sull’uomo”, ha affermato Maricar Malinis, esperta di malattie infettive presso l’Università di Yale.
Anche Il Post, in un recente articolo, spiega che “molti dettagli illustrati nella ricerca mostrano come l’esperimento sia stato condotto in condizioni piuttosto lontane dalla realtà quotidiana. I ricercatori hanno irrorato le cellule con il collutorio in diverse circostanze per mezzo minuto, un minuto o due minuti, quindi con tempi molto più lunghi rispetto a quelli di un normale sciacquo per l’igiene orale. I test sono stati inoltre eseguiti in vitro su cellule diverse da quelle del cavo orale, dove sono presenti tessuti cellulari con caratteristiche differenti e numerose altre variabili dovute al modo stesso in cui è fatta la bocca”.
Dunque, il collutorio è utile contro il COVID-19 oppure no? Angela Rasmussen, virologa della Columbia University, rispondendo al New York Times, ha detto: “Nel contesto della pandemia, un falso senso di sicurezza potrebbe essere pericoloso”. Inoltre, ha aggiunto, “puoi usare il collutorio per ridurre le possibilità di contrarre la gengivite. Non credo che avrà un impatto significativo sulla capacità di trasmettere questo virus”.