Il ministro della Salute Speranza firma 3 ordinanze che cambiano i colori delle regioni: Toscana e Campania arancioni da domenica. Friuli, Emilia, Marche, Puglia e Umbria in giallo
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà 3 nuove ordinanze sulla base dei dati della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020) tenutasi oggi.
Con la prima si rinnovano le misure restrittive vigenti relative alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte.
Con la seconda le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
Con la terza le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla. Le ordinanze saranno in vigore dal 6 dicembre.
Il bollettino dei contagi
Sono 814 le vittime di coronavirus nella giornata di oggi. Il dato, lievemente più basso rispetto al record di 993 di ieri, porta il totale dei decessi per l’epidemia a 58.852.
I nuovi casi nelle ultime 24 ore, spiega la Dire (www.dire.it), sono 24.099, sulla base di 212.714 tamponi. Il rapporto tra positivi e test effettuati è dell’11,3%, in lieve aumento rispetto a ieri (10,2%) e a mercoledì (9,9%).
Il numero di pazienti in terapia intensiva scende di 30 unità, nonostante ci siano stati 210 nuovi. Scende anche il numero dei ricoverati con sintomi che dai 31.772 di ieri passa ai 31.200 di oggi (-572).
L’appello di De Luca
Il governo ha commesso in alcuni casi errori clamorosi. La divisione in zone, per quanto mi riguarda, lasciamola perdere, bisogna andare avanti al di là delle zone”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca che, in una diretta Facebook, ha lanciato un appello ai cittadini “ad essere rigorosi, al di là della zona rossa, gialla, verde o a pois. Ognuno sia responsabile verso sé stesso, la propria comunità, i propri figli e i proprio nonni”. “Ci sono zone – ha aggiunto – che dovrebbero uscire dal rosso avendo quattro o cinque volte più ricoveri in terapia intensiva della Campania. A noi va bene la linea del rigore, ma non va bene la speculazione politica sulle zone”.