Sub tedeschi hanno scoperto una Enigma sul fondale del Mar Baltico: ecco la macchina che ha fatto la storia, a decifrarla è stato Alan Turing
Su di essa sono stati scritti libri, girati film, realizzati spettacoli: è diventata una vera e propria leggenda che ha affascinato e continua ad affascinare moltissimi nel mondo. Stiamo parlando di ‘Enigma’, sistema di messaggistica crittografato messo a punto da Arthur Scherbius a partire dal 1918, poi perfezionato varie volte ed utilizzato dalle truppe tedesche.
Il ritrovamento
Di questa macchina, racconta la Dire Giovani (www.diregiovani.it), si sono perse le tracce fino a quando, pochi giorni fa, proprio dei subacquei tedeschi hanno trovato sul fondale del Mar Baltico un dispositivo, Enigma appunto, tirato a galla con le reti dei pescatori. Secondo gli esperti, sarebbe stato gettato in mare da una nave da guerra negli ultimi giorni di belligeranza. Poco prima della resa della Germania nel maggio ‘45, sostiene l’agenzia Reuters, gli equipaggi di circa 50 sottomarini, o U-Boots, hanno eseguito l’ordine di affondare le loro navi nella baia di Gelting, vicino al confine danese, per evitare di consegnarle agli alleati. Era prevista anche la distruzione dei dispositivi di crittografia. Stando alle stime, la Germania nazista avrebbe prodotto 100 macchine del genere durante la seconda guerra mondiale.
Appena ritrovato, il dispositivo è stato scambiato per una macchina da scrivere ma l’archeologo subacqueo della ‘Submaris’, Florian Huber, ha presto realizzato la portata storica della scoperta, riferisce Reuters. “Ho fatto molte eccitanti e strane scoperte negli ultimi 20 anni”, ha
commentato lui, “Ma non mi sarei mai sognato che un giorno avremmo trovato una delle leggendarie macchine Enigma”.
Alan Turing, grande matematico ed esperto di crittografia inglese, si occupò di decifrare i codici – che cambiavano ogni 24 ore – ingaggiato dai servizi segreti britannici. Quando il Regno Unito entrò in guerra, infatti, Turing entrò a far parte di un gruppo di crittografi che si era stabilito a Bletchley Park e lavorò alla decrittazione per l’intera durata del conflitto.
La storia di ‘Enigma’ e Alan Turing nel film ‘The imitation game’
Su di lui e sulla sua storia abbiamo avuto una bella trasposizione cinematografica nel 2014: ‘The Imitation Game’, film diretto da Morten Tyldum con protagonista Benedict Cumberbatch, adattamento della biografia del 1983 ‘Alan Turing: The Enigma’. La pellicola, candidata a otto premi oscar, ha vinto quello per la migliore sceneggiatura non originale. Il titolo è preso dal nome del Test di Turing, un criterio per comprendere la capacità cognitiva di una macchina, pubblicato nell’articolo ‘Computing machinery and intelligence’ (1950, rivista ‘Mind’). A sua volta, Turing aveva preso spunto da un ‘gioco dell’ imitazione’, di cui nel film il matematico parla al poliziotto che lo sta interrogando perché accusato di omosessualità. Il pregio dell’opera di Tyldum, che ha scelto come co-protagonista Keira Knightley, nel ruolo della moglie Joan Clarke, anche lei membro del gruppo, sta effettivamente nell’aver anche raccontato gli aspetti più umani dei personaggi, con i loro dubbi e le loro persecuzioni. Turing dovette forzatamente scegliere tra due anni di carcere e la castrazione chimica, a causa del suo orientamento sessuale, allora per niente accettato. Dopo oltre un anno di estrogeni (la seconda via) e di trattamenti che gli provocarono un calo della libido e lo sviluppo del seno e a cui fece seguito a una forte depressione, il 7 giugno 1954 si suicidò.
La decrittazione accorciò notevolmente i tempi della guerra e contribuì in larga parte alla vittoria degli anglo-americani. L’impresa restò a lungo segreta: si cominciò a parlarne solo a partire dagli Anni 70.