Marano Ragazzi Spot Festival: chiusa la 23esima edizione. La premiazione si è tenuta online, senza la presenza dei ragazzi nell’auditorium della scuola Socrate
Conclusa la 23esima edizione di “Marano Ragazzi Spot Festival”, il festival internazionale sugli audiovisivi di utilità sociale iniziato il primo dicembre. Per la prima volta, a causa delle restrizioni da Covid-19, il festival e la premiazione si è tenuta online, senza la presenza dei ragazzi nell’auditorium della scuola Socrate di Marano. Le scuole coinvolte erano 57 e tante le tematiche trattate, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), erano le seguenti: il ruolo della donna, l’ambiente, il razzismo, i diritti umano, la guerra, i social, la disabilità.
Marano Ragazzi Spot Festival, i vincitori
Il 5 dicembre sono stati premiati i lavori prodotti dagli studenti. Il primo premio scuole sezione studenti è andato ad “Abused – Abusata” di Dela Finn (Ghana). Per la sezione filmmakers è stato selezionato il progetto “The Fighter – il pugile” di Reiner Smith (Sud Africa). Per la sezione Italia si è affermato, invece, il progetto “Napule è nu miracolo” di Mauro Maraniello.
Il premio del presidente della giuria va a “Circles and triangles – cerchi e triangoli”, di Darya Trublina e Varlara Lavrova (Russia). Lo speciale giuria a “Mom – Mamma” di Mariangel Escobar (Venezuela). Il premio al miglior spot a Anshul Sinha (India) con “Freedom – libertà”. Il miglior video di animazione, invece, l’hanno realizzato gli inglesi Drenda Ximana e Roldan Romero con “Gaia”. L’Italia, o meglio Napoli, si aggiudica il premio associazione libera con “Paper boat – la barchetta di carta”, di Luca Esposito. Ancora, all’italiano Riccardo Romano il premio Enrico Trucco con “Limonade and the immortality of soul – Limonata e l’immortalità dell’anima”. Meritano la menzione speciale i progetti “I am the opportunity -Io sono l’opportunità!” dell’iracheno Hussein Ameer e “Pesiyavargalin peyargal – Nomi di chi parla”, dell’indiano Karthi Keyan. Infine ad assicurarsi la menzione speciale dei presidenti è stato l’italiano Nico Bocchino con il progetto “All the fault of the barbarians – Tutta colpa dei Barbari”.