Guerra aperta in Toscana ai troppi cinghiali: la giunta regionale autorizza i contadini-cacciatori alla difesa armata dei fondi agricoli
Sono diventati troppi i cinghiali che scorrazzano per la Toscana e così i proprietari e i conduttori dei fondi muniti di licenza di caccia sono stati autorizzati dalla Giunta Regionale ad attivarsi direttamente per difendersi: sotto il coordinamento dell’agente responsabile individuato dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia della Città metropolitana di Firenze potranno sparare agli animali selvatici che minacciano le campagne.
Una situazione che, come denuncia Coldiretti, costringe ormai le aziende a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle zone con il rischio che venga meno la presenza degli agricoltori, soprattutto nelle zone interne, e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico.
Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare anche i territori più isolati, rileva Coldiretti Toscana, e a garantire la bellezza del paesaggio e il futuro del Made in Italy agroalimentare. La proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali.
Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana, afferma: “Esprimiamo soddisfazione ed apprezzamento per l’Ordinanza e chiederemo un immediato confronto con le Polizie Provinciali e il Coordinamento Regionale degli ATC con la volontà di dare la massima collaborazione per lo snellimento delle procedure autorizzative, utili a rendere efficace quanto previsto dall’Ordinanza. Per effetto del Covid, con le limitazioni alla movimentazione in città e nelle aree rurali, si è registrata nelle campagne una proliferazione degli ungulati con un aumento esponenziale dei danni alle produzioni agricole. Il patrimonio agroalimentare e zootecnico conservato nel tempo dalle oltre 40mila imprese agricole toscane è un tesoro messo a rischio dall’avanzata dei cinghiali che sempre più spesso in queste aree si spingono fin dentro i cortili e sugli usci delle case, arrivando liberamente per le vie dei paesi o sui campi, nelle stalle e nelle aziende agricole”.