Lo screening neonatale è attivo in tutta Italia, ma la Calabria non fornisce i dati: pubblicato l’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità
Quindici laboratori di screening neonatale attivi in tredici Regioni: in Veneto e in Sicilia ce ne sono due, e dove queste strutture non sono presenti sono stati firmati degli accordi di collaborazione interregionali. Questa la fotografia scattata dal terzo Rapporto ISTISAN 20/18 – Programmi di Screening Neonatale Esteso nelle Regioni e Province Autonome in Italia, appena pubblicato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità. Il report, elaborato dal Centro di Coordinamento sugli Screening Neonatali in collaborazione con il Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS, mette in luce i punti di forza e le aree di miglioramento dei singoli sistemi, e include inoltre diverse raccomandazioni per una coerente e uniforme attuazione della normativa sul territorio nazionale.
Il Rapporto ritrae lo stato dell’arte al 30 giugno 2019. A questa data, il test di primo livello capace di rilevare 49 malattie metaboliche era assicurato in tutta Italia, con un’unica eccezione: la Calabria. Questa Regione, infatti, non ha risposto al questionario con le informazioni richieste dall’ISS. Il 3 dicembre 2019 è stato approvato un protocollo d’intesa tra la Regione Campania (il CEINGE Biotecnologie Avanzate) e la Regione Calabria (l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini di Catanzaro), finalizzato alla realizzazione dello screening neonatale esteso (SNE) per tutti i nuovi nati in Calabria. Questo fa sì che, a distanza di tre anni dalla legge 167 del 2016, i programmi SNE risultassero avviati in tutte le Regioni, anche se per quanto riguarda la Calabria, l’ISS non ne ha potuto verificare l’effettiva attuazione.
Secondo il report, la situazione relativa alla raccolta degli spot ematici risulta abbastanza omogenea e risponde ai dettami della normativa: sedici Regioni (l’80%) hanno dichiarato che il prelievo viene effettuato in tutti i neonati fra le 48 e le 72 ore di vita. Tuttavia, in quattro Regioni – Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Toscana – il prelievo avviene nei tempi previsti su tutti i neonati con l’eccezione di quelli nati con parto a domicilio.
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