I Re del Kent pubblicano l’album d’esordio dal titolo “Sottocultura”: il disco della band milanese è su tutte le piattaforme digitali
Sottocultura è il primo disco dei Re Del Kent. La band milanese sembra porsi come obiettivo quello di far sopravvivere la scena alternative rock con testi in italiano, ispirandosi a band che hanno segnato gli anni Novanta e Duemila quali Zen Circus, Teatro degli Orrori, Ministri e Fast Animals And Slow Kids. Contro ogni tendenza, nell’anno più difficile che il settore musicale ha incontrato da molto tempo, ecco un disco che, già dal titolo, ci impone la propria Sottocultura.
“Che dire? È un album molto underground e nasce fisicamente sotto terra. Per essere precisi in un box sotto un supermercato! Precisiamo che nonostante suoniamo grezzi, sporchi e cattivi nella vita siamo molto buoni, precisi e puliti. Il più delle volte”.
BIOGRAFIA:
Re del Kent sono una band alternative rock… Non nascono nel Kent nel 500… Ma nel 2019 a Milano, il giorno in cui il mondo celebra Sant’Etelberto, per loro, unico vero re del Kent. Si formano dalle ceneri dei Total Rickall, esperimento che ha portato all’incontro di Dario (voce e chitarra) e Omar (Basso). È proprio con questo progetto che nascono i primi pezzi caratterizzati da forti influenze grunge e alternative che trattano temi sociali e biografici. A fine Febbraio il gruppo assume una forma più completa con l’ingresso di Massimiliano, batterista bergamasco da poco trasferitosi a Milano, e dall’amico Daniele, chitarrista dalle sfumature più metal. Inizia quindi un percorso che li porta ad esibirsi in varie realtà lombarde ed a pensare alla realizzazione del loro primo EP. Nel novembre 2019 viene quindi registrato “24 febbraio”, rilasciato proprio nella data che dà il titolo al lavoro, corrispondente al primo anniversario della band e che trova riscontri positivi dalla critica, tra tutti Rockit. I quattro Re del Kent hanno giusto il tempo di suonare nel release party dell’EP, al Rock’n’Roll di Milano, prima che il progetto venga temporaneamente rallentato dal “lockdown” generale, che non ha fermato comunque la composizione di nuovi brani. A dicembre esce il primo album Sottocultura.