Alessandra Necci racconta le donne al cuore dell’Impero di Napoleone: la mamma, le sorelle e le mogli ritratte in un libro
Da una parte la famiglia, madre e sorelle, dall’altra le mogli. Due mondi e due capitoli di vita diversi, la ragione e l’ambizione in uno, nell’altro l’amore e le passioni di Napoleone, spesso narrato come misogino e ‘solo’ stratega che invece, in quest’ultimo lavoro di Alessandra Necci, storica e scrittrice, appare anche nei suoi sentimenti più intimi e nelle sue fragilità passionali. ‘Al cuore dell’Impero – Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere’ (Marsilio editore) è il titolo di una biografia scritta tra documenti, racconti e leggende che sfida molti degli stereotipi sul grande generale, poi Imperatore, e la sua fine.
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“La prima donna e la più importante è sua madre, Letizia Bonaparte, poi ci sono le tre sorelle. Letizia Bonaparte è una matrona austera che anche negli anni di massimo potere, con realismo, va dicendo ‘purché duri’ e sarà sempre fedelissima al figlio. Poi- racconta Necci, intervistata dalla Dire, sul suo libro- Ci sono le tre sorelle: Elisa, donna di grande volontà e brava negli affari, la bellissima Paolina, disinibita e sempre fedele al fratello Napoleone, e Carolina che diventerà regina di Napoli e sarà l’unica che nella caduta lo abbandonerà”. C’è poi il cuore di Napoleone, marito innamorato.
“Giuseppina – spiega la scrittrice alla Dire (www.dire.it) – è il grande amore giovanile, è disinvolta e lo tradisce spesso e Napoleone ne soffrirà molto fino a quando se ne distaccherà”. Si arriva così agli anni dell’Impero: Napoleone divorzia da Giuseppina e “sposa Maria Luisa d’Austria, e sarà un matrimonio per interesse dinastico e per avere un erede. Il figlio, Napoleone II, morirà di tisi a 21 anni e lei, la seconda moglie, si rivelerà una tremenda traditrice proprio nella caduta di Napoleone che del suo secondo matrimonio dirà: ‘E’ un precipizio dagli orli bordati di fiori’”. Sarà poi la volta della contessa polacca “Maria Walewska, l’amore romantico, donna innamorata dell’uomo e non dell’Imperatore” fino ad arrivare ai giorni durissimi dell’esilio a Sant’Elena e a quei pochi momenti di spensieratezza con la giovanissima Betsy Balcombe. Anche se, in punto di morte, riferisce la storica nel corso dell’intervista, l’ultima invocazione sarà, pare, proprio per lei, Giuseppina: il cuore dell’Imperatore.