Ossitocina e alcol hanno gli stessi effetti sul cervello


Ubriachi d’amore: alcol e ossitocina producono gli stessi effetti sul cervello secondo uno studio condotto dall’University College di Londra

Ubriachi d’amore: alcol e ossitocina producono gli stessi effetti sul cervello secondo uno studio condotto dall’University College di Londra

Quando si dice “ubriachi d’amore” non si sbaglia, perché sembra che l’innamoramento abbia gli stessi effetti dell’alcol sul cervello. Da ubriachi ci si sente spossati, storditi, confusi, esattamente le sensazioni procurate dallamore.

Infatti, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), l’innamoramento è accompagnato da tutta una serie di intense e travolgenti sensazioni ed emozioni, particolarmente all’inizio del rapporto amoroso: la potenza dell’attrazione è tale che basta l’immagine dell’amato o dell’amata per causare brividi e scossoni. Questo dipende dall’attivazione di una vera e propria tempesta chimica, per cui alcune aree del nostro cervello sono responsabili della produzione di ormoni caratteristici.

In particolare, si tratta dell’ossitocina, ormone coinvolto nel travaglio, nel parto e responsabile di consolidare fin dal primo sguardo la relazione tra mamma e neonato, nonché elemento chiave nelle interazioni di tipo sociale e nelle relazioni di coppia, tanto da essersi meritato l’appellativo di “ormone dell’amore” o della felicità.

Un recente studio condotto dall’University College di Londra ha dimostrato che l’ossitocina ha effetti sul nostro cervello simili all’alcol; infatti entrambi, sebbene in modalità diverse, intercettano recettori del cervello che agiscono da freni inibitori, depotenziandone l’azione. Non è un caso che quando ci troviamo di fronte una situazione carica di aspettative o di ansia un bicchiere vino possa contribuire a rendere tali situazioni meno spaventose. È forse il caso di dire che l’alcol può fungere da “coraggio liquido” per le persone maggiormente inibite in situazioni di imbarazzo.

Quindi entrambe le sostanze, contribuendo a scaricare l’ansia, lo stress e paura, tutti sentimenti negativi, ci rendono più inclini alla socievolezza, più aperti agli altri e ovviamente più disponibili a flirtare.

Sin nell’antichità, sia nella cultura greca che in quella romana, alcune virtù legate alla capacità di alleviare le tensioni e le sofferenze degli uomini grazie al vino e ai piaceri fisici e mentali venivano associate ai riti di adorazione di Dioniso. Nella tragedia le Baccanti, di Euripide sono descritti gli effetti associati al culto di Dioniso, il quale inizialmente fu un dio arcaico della vegetazione, legato alla linfa vitale che scorre nelle piante, in seguito fu identificato come dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi.

Bisogna però prestare attenzione agli eccessi, infatti si parla di effetti collaterali nella sessualità soprattutto legati all’alcol; finchè esso è consumato in piccole dosi può essere considerato come un afrodisiaco: rilassa, attenua le inibizioni e mette le ali alla fantasia. Ma può essere un freno al rapporto sessuale, perché il nettare di Bacco provoca una dilatazione dei vasi sanguigni, impedendo i processi di eccitazione sia maschili che femminili. Sebbene i problemi vengono quando la dose è eccessiva o quando se ne abusa cronicamente, l’alcol diminuisce la possibilità di eccitarsi e quella di provare piacere in entrambi i sessi.

In definitiva, i processi cerebrali alla base dell’attrazione e del desiderio seguono vie preferenziali che se attivate in maniera opportuna possono portare ad un consolidamento del rapporto tra due persone. Naturalmente, così come dal “risveglio” da stati di forte inebriatezza da alcol, anche dopo la prima fase di innamoramento il rapporto tra i due innamorati si consolida sulla base di affetti ed intimità condivise; l’iniziale passione euforica lascia lo spazio a nuovi piaceri e nuove emozioni, altrettanto intense, legate alla progettualità, alla serenità, al senso di sicurezza e sostegno del partner, di fronte qualsiasi difficoltà.

Lo sapevi che …

Anche gli animali bevono alcolici
Ottenere degli alcolici non è difficile, basta lasciare della frutta in acqua perché gli zuccheri siano metabolizzati. Nei Paesi dei Caraibi alcuni animali cercano questa frutta proprio per berne l’alcol: alcune farfalle lo cercano per disinfettare il proprio corpo prima di deporre le uova, mentre i moscerini della frutta lo cercano se sono stati respinti dalla propria partner. Le scimmie ne sono ghiotte e lo rubano agli uomini per berlo.

Bere non serve per dimenticare
Di sicuro avrete cercato qualche volta di ubriacarvi per dimenticare una delusione d’amore, per smettere di pensare ai problemi economici o per qualsiasi altro motivo. Tuttavia, l’effetto delle bevande alcoliche è esattamente l’opposto. Infatti l’alcol stimola le aree del cervello incaricate dei ricordi e dell’apprendimento. Per queste ragioni spesso si finisce per sentirsi più tristi a causa di un amore non corrisposto o per la fine di un rapporto, esattamente il contrario di ciò che volevamo ottenere.