Un prestigioso premio al progetto europeo H2020 GenTree sulle risorse genetiche forestali che ha visto protagonista anche l’Ibbr-Cnr
Il progetto H2020 GenTree, terminato a febbraio 2020, e di cui l’Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr-Cnr) di Sesto Fiorentino è stato partner, è stato insignito del prestigioso “Prix spécial du jury” durante l’ottava cerimonia annuale “Les Etoiles de l’Europe”. Il premio è stato consegnato a Bruno Fady, Direttore di Ricerca presso l’INRAE di Avignone e coordinatore del progetto, da Frédérique Vidal, ministro francese dell’Istruzione Superiore, della Ricerca e dell’Innovazione, durante la cerimonia che si è svolta on-line il 16 dicembre 2020.
“Les Etoiles de l’Europe” è un prestigioso premio francese che ogni anno celebra e promuove piccoli e grandi progetti europei coordinati da istituzioni francesi al fine di incoraggiamento gli scienziati a guidare iniziative progettuali di alto profilo scientifico finanziate dall’Unione Europea.
Il progetto GenTree è stato premiato per la sua eccellenza scientifica, la sua dimensione europea e il suo grande impatto sociale, considerando che ha affrontato questioni strategiche per le generazioni future come la resilienza degli ecosistemi forestali e la distribuzione spaziale della loro diversità genetica. Aggiornando lo stato dell’arte sulle risorse genetiche forestali europee, il progetto GenTree si è focalizzato sul comprendere come queste conoscenze di primaria importanza possano essere utilizzate per migliorare la gestione sostenibile delle foreste d’Europa, minacciate dal riscaldamento globale e sottoposte a molteplici pressioni antropiche.
Durante i quattro anni del progetto sono stati prodotti, su dodici tra le principali specie forestali europee, un’enorme mole di dati genomici a diverse scale spaziali e un ricco database di tratti fenotipici, tra i quali dati dendrocronologici, di ecofisiologia fogliare, morfometrici e microambientali. I dati raccolti in modo omogeneo dalla Calabria alla Finlandia, dalla Scozia alla Grecia, hanno riguardato quasi 5000 alberi da 200 aree di studio. Il gruppo di ricerca dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse, coordinato da Giovanni Giuseppe Vendramin, e composto da Camilla Avanzi, Francesca Bagnoli, Mariaceleste Labriola, Andrea Piotti e Ilaria Spanu, ha contribuito a caratterizzare geneticamente e analizzare tutte le specie in esame, grazie alla straordinaria varietà del patrimonio forestale italiano, campionando e istituendo aree di studio permanenti in tutta la penisola. Queste risorse saranno utilizzate negli anni a venire e contribuiranno in modo significativo a indagare ulteriormente i meccanismi complessi, e solo in parte compresi, che possono permettere l’adattamento nelle specie forestali ad ambienti che cambiano rapidamente, un processo di fondamentale importanza per l’ottimizzazione della loro gestione.